Avvenire di Calabria

Ucraina: tre anni di guerra. Valastro (Croce rossa), “presto 47 case a Chernivtsi, prosegue impegno umanitario”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


“In estate completeremo 47 abitazioni a Chernivtsi e le metteremo a disposizione della popolazione. Si aggiungeranno alle 56 case donate ad altrettante famiglie a Zhytomyr lo scorso novembre. La prima opera di ricostruzione in Ucraina è già partita, ed è stata realizzata dalla Croce rossa italiana. Il nostro intervento, la nostra risposta a questa crisi umanitaria, non si fermerà qui. A tre anni dall’inizio di un conflitto che, al momento, non sembra vedere la fine, l’impegno della Cri proseguirà finché ci sarà bisogno di aiuto e anche dopo”. A dichiararlo è il presidente della Croce rossa italiana, Rosario Valastro, oggi, 24 febbraio, data che tre anni fa segnò l’inizio del conflitto in Ucraina.
“La risposta della nostra associazione a questa crisi è partita subito dopo l’inizio del conflitto – ricorda Valastro -. Le evacuazioni di persone fragili da Leopoli, il supporto alla nostra consorella, la costruzione di un hub per lo stoccaggio delle merci a Suceava, in Romania, il sistema di cliniche mobili per assicurare le cure primarie in alcuni Oblast. Siamo riusciti, anche grazie alla fiducia di donatori e aziende, a portare il nostro aiuto dove necessario facendo, ancora una volta, la differenza nella vita di tantissime persone in difficoltà”.
La Cri supporta il programma “Home-Based Care” (Hbc) della Croce rossa ucraina (Urcs), volto a fornire assistenza domiciliare agli anziani e a promuovere l’inclusione sociale. Attraverso il progetto “Community-based Healthcare”, promuove la prevenzione delle malattie tramite campagne di sensibilizzazione alla popolazione sull’importanza della prevenzione e della difesa della salute pubblica nelle regioni di Vinnytsia e Zhytomyr. Con “Demining Ukraine”, progetto finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e realizzato congiuntamente dalla Cri e dalla Urcs, “sensibilizziamo oltre 30mila persone sui rischi delle mine e dei residuati bellici nelle regioni di Zhytomyr, Kiev e Chernivtsi”. La Cri supporta inoltre gli Emergency Response Teams della Urcs. “Nel 2025 -annuncia il presidente – saremo impegnati con nuove iniziative incentrate su riabilitazione psico-fisica, ricostruzione di edifici e strutture sanitarie e socio-assistenziali, sminamento e, infine, nel rilancio dell’economia locale. Ci saranno inoltre interventi non solo in Ucraina ma anche in Paesi limitrofi, come Romania e Moldavia, che hanno subìto le conseguenze del conflitto”.
La Cri sta realizzando un volume che darà conto dell’impegno dell’Associazione a favore della popolazione ucraina in questi tre anni. Il book sarà disponibile a breve in formato digitale sul sito Internet della Cri.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: