Ucraina: visita a Leopoli e Kiev di una delegazione della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, “siamo pronti ad aiutare in tutti i modi”

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In questi giorni, una delegazione della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb), guidata dal vescovo Gerald Winke, presidente del Sotto-commissione per l’assistenza alla Chiesa nell’Europa centrale e orientale, è in visita a Kiev con lo scopo – si legge in una news apparsa sul sito della Chiesa greco cattolica ucraina (ugcc.ua) di “esprimere la solidarietà dei cattolici statunitensi ai cattolici  e al popolo ucraini” e “discutere di nuove iniziative di solidarietà per rafforzare ulteriormente la cooperazione con i cattolici in Ucraina”. Ieri la delegazione ha partecipato alla distribuzione di pasti caldi ai bisognosi di Kiev, organizzata dalla Fondazione patriarcale “Wise Cause”. “La nostra priorità numero uno – ha detto il vescovo Winke – è davvero il popolo ucraino. Vogliamo camminare con loro, vogliamo accompagnarli in questo momento così difficile della loro vita. Li amiamo, davvero. Sono nostri fratelli e sorelle in Cristo”. Il vescovo sottolinea anche la forte resilienza dimostrata dagli ucraini: “I cuori degli ucraini sono molto forti, molto tenaci. Ma sono gravati dal peso della guerra e dalle sue conseguenze. Siamo pronti ad aiutare l’Ucraina in tutti i modi a nostra disposizione”. Il giorno prima, 16 marzo, la delegazione ha preso parte alla Divina Liturgia presso la Cattedrale Patriarcale della Resurrezione di Cristo a Kiev, dove il vescovo Gerald Winke ha concelebrato insieme al primate della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk. L’arcivescovo maggiore ha espresso gratitudine alla delegazione per il sostegno e la solidarietà, osservando: “In un momento in cui dall’America vengono inviati vari segnali all’Ucraina, i cristiani cattolici d’America ci stanno sostenendo attivamente”.

La delegazione ha visitato a Kiev anche  la chiesa cattolica latina di San Nicola a Kiev. Ha preso visione dell’edificio, le condizioni delle attività della parrocchia, in particolare il lavoro del centro di riabilitazione “Cristoterapia”, che opera nella chiesa, e ha esaminato anche le conseguenze dell’attacco russo del 20 dicembre 2024.

Fonte: Agensir