Avvenire di Calabria

La prima proposta del neo-segretario regionale, di origini reggine: «Ridurre orario di lavoro a parità di retribuzione»

Uil, ecco Bombardieri: «Lavorare di meno, ma lavorare tutti»

Redazione Web

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Pierpaolo Bombardieri, 56 anni da Gioiosa Ionica, è il nuovo segretario generale della Uil. Eletto all’unanimità dal Consiglio confederale, finora è stato segretario generale aggiunto e ora prende il testimone da Carmelo Barbagallo, che passa alla guida della Uil pensionati. Lavoro e crescita, lotta alle disuguaglianze, riforma del fisco e degli ammortizzatori sociali sono i temi prioritari indicati dal palco, davanti al premier Giuseppe Conte, ai ministri dell’Economia Roberto Gualtieri, del Lavoro Nunzia Catalfo e del Sud Giuseppe Provenzano e ai segretari generali di Cgil e Cisl, Maurizio Landini e Annamaria Furlan.

«È ora di rinnovare i con-tratti, tutti privati e pubblici, di cominciare a discutere della riduzione dell’orario di lavoro a parità di trattamento economico – esordisce Bombardieri –. Discutiamo di una diversa concezione del tempo di lavoro e del tempo di vita, del tempo di utilizzo degli impianti, della produttività magari redistribuita su più persone con una maggiore autonomia del singolo. Perché noi pensiamo, se effettivamente vogliamo guardare al futuro, che gli orari rigidi, l’uniformità e la stabilità dei modelli vada riaffrontata». Sulle aperture delle fabbriche ad agosto, il nuovo leader della Uil risponde a Confindustria, ricordando che «i contratti e gli accordi sindacali già le prevedono. Noi non chiudiamo le aziende, siamo noi a chiedervi di tenerle aperte, ma vi chiediamo di rispettare i contratti, i diritti, i lavoratori e le lavoratrici di questo Paese ». Rimarca anche la necessità di una riforma degli ammortizzatori sociali che vanno rifinanziati per far fronte alla crisi scatenata dal Covid, insieme alla proroga del blocco dei licenziamenti (previsto fino al 17 agosto).

Fondamentale la riforma del fisco: Bombardieri sottolinea l’urgenza di colpire l’evasione, perché «chi evade ruba». «La nostra organizzazione, come Cgil e Cisl – conclude il segretario della Uil rivolgendosi al governo – è fatta di donne e uomini, di giovani e anziani, che hanno riempito tantissime piazze lo scorso anno per chiedere un Paese diverso. E se non rispetterete quei lavoratori, lavoratrici, giovani, pensionati, se non li ascolterete, siamo pronti a ritornare in quelle piazze».

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