Avvenire di Calabria

Usa: morto l’ex cardinale americano Theodore E. McCarrick

di Redazione Web

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(New York) La notizia della morte dell’ex cardinale americano Theodore E. McCarrick è arrivata a Washington D.C. e in Vaticano da un angolo periferico di St. Louis in Missouri. A comunicare la dipartita dell’ex arcivescovo della capitale americana, caduto in disgrazia per le ripetute accuse di abusi sessuali, alcune confermate, è stata la stessa casa di riposo Vianney Renewal Center, gestita dai Servi del Paracleto, specializzata nella cura di uomini religiosi malati, dove il prelato viveva dal 2019. Il popolare cardinale, caduto in disgrazia per i suoi crimini, è morto all’età di 94 anni il 3 aprile. In molti auspicano che la sua fine chiuda anche un’era oscura per la Chiesa cattolica americana, un’era segnata da scandali di abusi sessuali che hanno scosso le fondamenta stesse dell’istituzione, causando risarcimenti totali superiori agli 8 miliardi di dollari per le vittime degli abusi. McCarrick, un tempo figura di spicco della gerarchia ecclesiastica, è stato ridotto allo stato laicale, proprio nel 2019, da papa Francesco, dopo che le denunce delle vittime delle sue molestie, raccolte in un’ inchiesta del New York Times e confermate da un’indagine di due anni in Vaticano, hanno gettato un’ombra cupa sul suo passato. Ordinato sacerdote nel 1958, McCarrick ha scalato rapidamente i ranghi della Chiesa, diventando arcivescovo di Newark nel 1986 e poi di Washington, D.C., nel 2000. La sua ascesa, nonostante le accuse ripetute di abusi sessuali, inclusi casi in cui avrebbe dormito con seminaristi, è dovuta in parte a Papa Giovanni Paolo II, che nominò McCarrick arcivescovo di Washington e lo elevò al rango di cardinale, nonostante fosse stato avvertito della condotta impropria del prelato americano. La vicinanza di McCarrick alla Santa Sede ha spinto il Vaticano a pubblicare un rapporto di 450 pagine, un gesto straordinario per un’istituzione nota per la sua opacità. Il rapporto ha rivelato che Giovanni Paolo II potrebbe essere stato accecato dalla sua amicizia con McCarrick e dalla sua esperienza nella Polonia comunista, dove le autorità diffondevano false accuse contro i vescovi. Nato a New York City il 7 luglio 1930, fluente in quattro lingue, McCarrick ha viaggiato per il mondo come diplomatico per il Vaticano, ma anche per il governo americano. Si è recato nei posti colpiti dai disastri naturali, ma anche nel Vietnam annientato dalla guerra e a Cuba dove ha incontrato Fidel Castro. E’ stato amico e consigliere di presidenti e di figure politiche di spicco in vari paesi del mondo. Nonostante gli scandali sessuali che circondavano la sua figura, l’ex cardinale ha avuto un ruolo centrale nella risposta della Chiesa alla crisi degli abusi sessuali del 2002, quando a Dallas la Conferenza episcopale americana scelse la linea della tolleranza zero verso tutti i sacrdoti e chierici che si erano macchiati del reato. Vari casi sono stati aperti nei confronti dell’ex cardinale, ma nel 2024, un giudice del Wisconsin ha sospeso le accuse contro McCarrick, stabilendo che era incapace di sostenere il processo a causa della demenza. Lo scandalo McCarrick ha scosso la Chiesa cattolica fino al midollo, provocando una crisi di fiducia senza precedenti. Molti fedeli si sono allontanati, proteste contro la Chiesa sono scoppiate in tutto il mondo, mentre le diocesi hanno affrontato problemi finanziari e sono andate in bancarotta. Negli Stati Uniti, secondo un report pubblicato a metà gennaio, dal Center for Applied Research in the Apostolate della Georgetown University, le diocesi hanno speso oltre 5 miliardi di dollari per risarcire oltre 16.000 vittime. Papa Francesco, in risposta allo scandalo, ha approvato nuove procedure per indagare sui vescovi accusati di abusi o di copertura dei rei, nel tentativo di porre fine a decenni di impunità. La morte di McCarrick segna la fine di un capitolo buio nella storia del cattolicesimo americano, mentre restano ancora aperte le domande sul come tutto questo sia potuto accadere per anni e restano aperte le ferite delle vittime, ancora non guarite.

Fonte: Agensir

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