
Primo maggio: Acli Toscana, “il lavoro deve essere sicuro e giusto”
Primo maggio: Acli Toscana, “il lavoro deve essere sicuro e giusto”
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“Oggi non basta ricordare, dobbiamo scegliere da che parte stare. La mafia non è solo un’organizzazione criminale: è un sistema di potere e corruzione, un veleno che inquina le coscienze, un’ombra che si insinua nei compromessi, nelle paure, nelle parole non dette”. Lo dice oggi, in occasione delle trentesima Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, il vescovo di Cassano allo Ionio, mons. Francesco Savino, vice presidente per il Sud della Conferenza Episcopale Calabra. La mafia – afferma il presule – “si combatte con la verità gridata e con la giustizia vissuta. Si combatte nelle scelte di ogni giorno, nel non abbassare lo sguardo, nel non piegarsi alla logica del favore, della connivenza, della paura. Non possiamo dirci cristiani se restiamo indifferenti. Non possiamo dirci uomini liberi se ci voltiamo dall’altra parte. Chi tace è complice. Chi si adatta è parte del problema”. Oggi – conclude – “ricordiamo le vittime innocenti della mafia, ma il vero tributo alla loro memoria è scegliere di essere uomini e donne di verità e di coraggio”.
Fonte: AgensirPrimo maggio: Acli Toscana, “il lavoro deve essere sicuro e giusto”
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