Avvenire di Calabria

Centrodestra e centrosinistra provano a polarizzare i consensi per una volta a due tra Minicuci e Falcomatà

Weekend elettorale: la presentazione delle due coalizioni

Redazione Web

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Falcomatà: «Reggio è dei reggini, no ai colonizzatori della Lega».

Ha aperto ufficialmente i battenti la campagna elettorale per la riconferma del sindaco Giuseppe Falcomatà. Sabato pomeriggio, in piazza Castello, tutte le undici liste della coalizione di centrosinistra si sono raccolte intorno al primo cittadino uscente. Insieme ai partiti tradizionali come Pd, Partito socialista italiano - A testa alta, Italia viva ed Articolo 1-Reggio Coraggiosa, sul palco si sono alternati anche i rappresentati delle delle numerose liste civiche schierate nel nome di un civismo e di una politica dal basso che è marchio distintivo dell'ultimo mandato elettorale. Così, la Svolta, S'intesi, Reset, Patto per il Cambiamento, Primavera Democratica, Reggio non si Lega (Bene Comune e Patto del Sud) ed Innamorarsi di Reggio sono scese in campo per impedire l'avanzata delle destre populiste e leghiste nella città che, con grossi sacrifici di tutti, si sta riprendendo dagli effetti dei modelli nefasti produttori di sfasci economici e scioglimenti per infiltrazione mafiosa.

Proprio ai "colonizzatori" della Lega nord ed a quanti "si sono venduti per soddisfare le ambizioni di chi, fino a ieri, considerava i meridionali terroni e parassiti", il sindaco Falcomatà ha risposto a muso duro: "A loro diciamo che Reggio è dei reggini, di chi ha creduto in questa città, di chi ci investe, ci paga le tasse, ci manda i figli a scuola; non di chi è in scadenza, di chi è provvisorio. Reggio è nostra, di ognuno di noi. Noi, che conosciamo i domani che non arrivano mai. Noi che conosciamo la fatica, il sudore, il sacrificio. Noi ci siamo e ci saremo sempre perché Reggio è la nostra casa e non permetteremo a nessuno di provare a colonizzarla. Guai a chi tocca la nostra città".

Nel merito dei problemi, il sindaco non le ha mandate a dire: "Sui rifiuti si sta consumando un massacro ai danni di Reggio e dei reggini. Un boicottaggio che è iniziato a maggio con la chiusura, per oltre due mesi, delle discariche regionali e che da qualche giorno sta riprendendo a fatica. Ho sentito dire cose fuori dal mondo. I lavori della discarica di Melicuccà sono già iniziati e finiranno a novembre risolvendo definitivamente la questione grazie anche al passaggio dal Porta a porta spinto al conferimento misto".

"In questi anni - ha detto Giuseppe Falcomatà - abbiamo tracciato una strada, costruendo dalle macerie, lavorando sodo per dare un futuro certo a questa città. Abbiamo fatto tanti errori, molte cose potevano andare meglio altre potevano essere fatte prima. Proprio per questo non possiamo lasciare le cose a metà e abbiamo bisogno di un secondo tempo".

Ed ancora: "Contaminiamo la nostra città di questa energia positiva, andiamo a raccontare ai reggini la nostra idea di città, ascoltando le critiche ma dicendo chiaramente che la croce che poggiamo sulla scheda elettorale, dentro la cabina, non è soltanto un dovere civico. Ma serve a decidere se questa città deve andare avanti o tornare indietro, se questa città deve continuare a servire gli interessi di una comunità o tornare ad essere asservita a quegli interessi personali che l'hanno stuprata e offesa". Il voto di settembre, insomma, "serve a scegliere se, incrociando le spade della politica, debba vincere il nostro San Giorgio o Alberto da Giussano".

"Serve - ha affermato - a scegliere chi una storia non ce l'ha o chi, come noi, ha una storia in comune, perché la storia, a fatica, la stiamo cambiando e lo stiamo facendo insieme alzando la testa ballando sotto la pioggia e aspettando l'arrivo dell'arcobaleno".

Poi, rivolgendosi ai tanti cittadini presenti in piazza Castello ed agli alleati sul palco, Giuseppe Falcomatà ha concluso: "Siete la migliore squadra che un capitano possa avere. Il sindaco non è un uomo solo al comando, il sindaco siete tutti voi, il miglior sindaco è ognuno di voi. Buona fortuna a tutti noi, ai nostri desideri, ai nostri sogni. Buona fortuna alla nostra città, facciamola vincere ancora una volta".


Minicuci: «Dobbiamo tornare alla normalità, il cittadino non sia più un suddito»

Tutti insieme, uniti e compatti. Il centrodestra si è presentato al gran completo nella conferenza stampa organizzata domenica 30 agosto presso la segreteria provinciale di Forza Italia. Al fianco del candidato sindaco Antonino Minicuci, una folta rappresentanza della coalizione di centrodestra, non solo reggina ma anche regionale.

Assieme all’On. Francesco Cannizzaro, coordinatore provinciale di Forza Italia, presenti al tavolo in rappresentanza dei tre partiti nazionali Giacomo Crinò, Nicola Paris, Tilde Minasi, Denis Nesci, Giuseppe Neri, Giovanni Arruzzolo e Raffaele Sainato.

Nelle prime file della platea, numerosi candidati al consiglio comunale alle prossime elezioni reggine e i rappresentanti delle liste civiche a sostegno della coalizione di centrodestra. Con la precisa volontà di esternare un messaggio di unione e solidità, il centrodestra si è schierato convinto al fianco di Antonino Minicuci.

“Nino è un tecnico brillante -le parole di Cannizzaro- un grande esperto della macchina amministrativa. Saprà dare le soluzioni concrete per Reggio Calabria, è la persona giusta al momento giusto per dare un volto nuovo alla nostra città. Bisogna archiviare al più presto la fallimentare gestione dell’amministrazione Falcomatà. Sei anni di nulla, ci vuole coraggio per richiedere la fiducia ai reggini. L’attuale sindaco parla di ‘colonizzatori e invasori’, ma chi sarebbero? I presenti a questo tavolo? Reggio è anche nostra, e vogliamo risollevare la città dai disastri che ha combinato Falcomatà”, il pensiero del coordinatore provinciale di Forza Italia.

Pieno sostegno e fiducia nelle qualità di Minicuci anche nelle parole di Crinò, Arruzzolo, Paris e Sainato, Neri si sofferma sul ‘piano industriale’ che serve alla città per risollevarsi. “Si continua a buttare fumo negli occhi ai cittadini. Parliamo delle fasce deboli, del debito confrontiamoci su questi temi e non scendiamo sul personale”, il pensiero di Tilde Minasi, da sempre vicina e attiva sui temi delle politiche sociali.

Sulla deludente gestione da parte dell’attuale amministrazione parla anche Denis Nesci. “Falcomatà parla di invasori, ma ha distrutto una città. Nonostante abbia avuto sei anni chiede ancora un secondo tempo. Non c’è più motivo per dare tempo a chi ne ha avuto senza coglierlo”.

In chiusura di conferenza l’intervento di Minicuci. Il candidato sindaco risponde in modo chiaro e perentorio a chi chiede se si senta un leghista. “Non ho nessuna tessera di partito da ben 45 anni. Sono il candidato sindaco di tutta la coalizione e sarò il sindaco di tutti i reggini”.

Ritorno alla normalità, difesa della città e rilancio della stessa con una visione strategica a medio-lungo termine. Minicuci spiega in sintesi il programma del centrodestra. “Dobbiamo tornare alla normalità e fare sì che il cittadino non sia più suddito e andare con il cappello in mano negli uffici per ottenere in autorizzazione. Servono tempi certi, c’è bisogno di snellire la macchina amministrativa. Non ho bisogno di studiare, vengo da 46 anni di esperienza, so già cosa devo fare”.

Debito nelle casse comunali e attribuzione delle funzioni  alla Città Metropolitana due passaggi importanti per il candidato sindaco. “Se entro settembre arriveranno i fondi annunciati io sarò il primo a ringraziare il governo, ma ho i miei dubbi e comunque il debito rimarrà e sarà comunque enorme. Non so come ha fatto l’attuale amministrazione ha passare da 110 milioni a quasi 400 milioni di debito nonostante negli anni siano arrivati 220 milioni che in teoria avrebbero dovuto sistemare la situazione.

Sull’attribuzione delle funzioni ho già parlato con la Governatrice Jole Santelli, ci ha assicurato che entro pochi mesi la Regione darà le funzioni alla Città Metropolitana, passaggio fondamentale per organizzare e attuare un serio sviluppo. Cosa che l’attuale amministrazione non ha mai fatto. Tutti uniti vinceremo e lo faremo già al primo turno”, la chiusura di Minicuci tra gli applausi del pubblico presente.

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