Riportato da Agenzia Sir
«Siamo qui per ascoltare, per fare ciò che i giornali e i giornalisti dovrebbero fare sempre. Portiamo uomini e donne che hanno delle parole, ma siamo qui per ascoltare. Nel nostro Paese, nelle nostre comunità, nella nostra gente quello che manca è l’ascolto: se siamo capaci di questo, facciamo bene anche il nostro mestiere». Lo ha affermato ieri sera Marco Tarquinio, direttore del quotidiano “Avvenire”, aprendo a Matera la prima “Festa di Avvenire” dell’estate 2017.
Il quotidiano cattolico – ha ricordato il direttore – «ha una testa milanese, perché è stato pensato da Paolo VI a Milano, ma ha un cuore che batte a Sud dall’inizio della sua storia e ha uno sguardo sul Sud che è innamorato, consapevole ed esigente» «Sappiamo che c’è una grande ricchezza umana e cristiana in questa parte del Paese, che è un giacimento di risorse e non soltanto un problema come spesso sentiamo dire». «Fare un giornale ispirato – ha aggiunto – è una responsabilità, e noi dichiariamo la nostra ispirazione che non significa mettere la nostra opinione sopra i fatti di cui ci occupiamo ma tenerla tenacemente accanto ai fatti, mettendola a disposizione di quelli che hanno fiducia in noi ».