La sconcertante denuncia al Garante regionale dei minori, Antonio Marziale
A San Lucido non vogliono gli adolescenti migranti?
Redazione Web
8 Agosto 2016
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«In data 1 agosto il sindaco di San Lucido (CS) ha siglato una manifestazione di disponibilità all’accoglienza di 40 minori stranieri non accompagnati, successivamente il 3 agosto ha rettificato il contenuto limitando la disponibilità a bambini dai 3 ai 13 anni»: è questa la denuncia pervenuta al Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale da parte del consigliere comunale Antonio Staffa. «Altre segnalazioni – spiega il Garante – mi sono giunte telefonicamente, in seguito alle quali ho contattato personalmente il primo cittadino Roberto Pizzuti, che mi ha confermato il tutto aggiungendo che non desidera minori al di sopra dei 13 anni per motivi di ordine pubblico e di ciò ho informalmente avvisato la prefettura di Cosenza. Per quanto mi riguarda ci sono molte considerazioni da fare – evidenzia Marziale -, a parte gli aspetti formali che il mio Ufficio stamattina adempie senza alcuna riserva. In un momento di emergenza, davanti ad una deriva umanitaria senza precedenti, a nessuno è permesso il lusso di porre clausole discriminatorie, è illegale ed è immorale. Per ‘minori’ si intendono soggetti che vanno da 0 a 18 compiuti anni di età e davanti ai loro bisogni, ricordando che l’Italia è firmataria della Dichiarazione ONU sui Diritti del Fanciullo, non esiste nessun’altra priorità. Dai paesi calabresi, dove sono emergenzialmente ospitati queste creature, non mi è mai giunta notizia di ‘disordini pubblici’, se non un tentativo di protesta a Reggio Calabria, prontamente rientrato grazie all’efficace intervento della Prefettura e del Comune, per cui la motivazione addotta dal sindaco appare ingiustificata. I bambini – conclude il Garante – quando chiedono aiuto vanno aiutati, è dovere di ogni persona, è dovere di ogni istituzione. Se adesso apponiamo clausole sull’età, presto troveremo anche chi li rivendica bianchi, biondi e con gli occhi azzurri e tutto ciò è inaccettabile».
Grazie ai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica sono stato completati i lavori per la realizzazione del Cimitero dei migranti e delle vittime del mare a Reggio Calabria. L’arcivescovo metropolita di Reggio-Bova Fortunato Morrone: «Dare degna sepoltura a queste persone è segno di umanità; per noi è un atto di estrema giustizia».
I giorni a cavallo tra maggio e giugno 2016 hanno lasciato una traccia indelebile in quanti li hanno vissuti in prima persona. Sono passati sei anni da quando a Reggio Calabria arrivarono 45 salme dei migranti morti in mare nelle acque dello Stretto.
Un gruppo di migranti è sbarcato questa mattina sulle coste di Lazzaro, nel territorio del comune di Motta San Giovanni. Viaggiavano a bordo di un’imbarcazione a vela.
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