Avvenire di Calabria

Ieri la Chiesa ha celebrato la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato grazie alle meditazioni del Papa

Accoglienza, quanti sono i rifugiati e richiedenti asilo in Italia?

In Italia, l'accoglienza delle persone in fuga da conflitti e povertà è una realtà trattata ancora come emergenza

di Redazione Web

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Ieri la Chiesa ha celebrato la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato grazie alle meditazioni di papa Francesco. In Italia, l'accoglienza delle persone in fuga da conflitti e povertà è una realtà trattata ancora come emergenza.

Rifugiati in Italia, i numeri di un fenomeno non più emergenza

Quanti sono i rifugiati in Italia? Intendiamo quanti, fuggiti dal proprio paese perché vittime di persecuzioni, hanno ricevuto risposta positiva in questi anni alla domanda di protezione. E negli altri paesi europei, sono di più o di meno che da noi? È corretto parlare di invasione? E poi, l’Europa è davvero un continente sotto assedio?


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In questi anni lo stato ha risposto positivamente (secondo le tre modalità previste: status di rifugiato, protezione sussidiaria e umanitaria) a circa il 40% delle domande d’asilo, una percentuale che nel 2016 è leggermente calataNegli anni il nostro paese ha accolto circa 131mila rifugiati (dato Unhcr giugno 2016).

Ma chiediamoci: quanti sono 131mila rifugiati sul totale della popolazione? L’“allarme invasione” è giustificato di fronte a questi numeri? Proviamo a confrontarli con quelli di altri stati europei. Per esempio, in Svezia la popolazione è circa un sesto di quella italiana (10 milioni) e i rifugiati sono 186mila, ovvero il 50% in più che nel nostro paese. In Germania (82 milioni di abitanti) i rifugiati sono 478mila, quasi 4 volte quelli presenti in Italia.


PER APPROFONDIRE: Papa Francesco, la lettera per la Giornata mondiale del migrante


131mila su 60 milioni significa una proporzione del 2 per mille. Significa che per una cittadina di piccole dimensioni come Ivrea (To) che ha circa 24mila abitanti – se fosse rispettata la proporzione nazionale – sarebbero 46, in una come Avezzano (Aq) vivrebbero 90 rifugiati, in una città come Bologna sarebbero circa 800. Insomma, non proprio un’invasione.

Cosa ci dicono questi confronti? Che malgrado la condizione di frontiera (ormai quasi unica) dell’Ue a sud, l’Italia ha una percentuale molto contenuta di rifugiati sul proprio territorio. Una percentuale che buone politiche di accoglienza e integrazione possono, senza difficoltà, trasformare da presunto problema in risorsa.

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