Avvenire di Calabria

Questa mattina mattina in udienza da papa Francesco, in Vaticano, tanti ragazzi per il tradizionale scambio di auguri di buon Natale

Acr, anche da Reggio Calabria per augurare buon Natale al Papa

Dalla diocesi dello Stretto sono partiti Sara e Riccardo, insieme alla responsabile diocesana Acr Maria Teresa Latella

di Redazione Web

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C’erano anche acierrini provenienti dall’arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova, questa mattina mattina in udienza da papa Francesco per il tradizionale scambio di auguri di buon Natale. 

Anche da Reggio Calabria per augurare buon Natale a papa Francesco

A comporre la delegazione dell’Azione cattolica ragazzi (Acr), acierrini provenienti da 14 diocesi italiane. Oltre che da Reggio Calabria, anche dalle diocesi di Tricarico, Cerreto Sannita, Lecce, Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Casale Monferrato, Assisi, Caltagirone, Lucca, Tortona, Rimini, Trieste, Ivrea, San Benedetto del Tronto. 


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Si tratta di un appuntamento ormai tradizionale di fine, per lo scambio di auguri di Natale con papa Francesco. Ad accompagnare i ragazzi c'erano i loro educatori, insieme al presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Giuseppe Notarstefano, l’Assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana, monsignor Claudio Giuliodori, la Responsabile nazionale dell’Azione cattolica dei ragazzi, Annamaria Bongio, l’Assistente centrale dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, don Francesco Marrapodi, i Consiglieri nazionali e i collaboratori dell’Ufficio centrale Acr.

Gli acierrini di Reggio Calabria Sara e Riccardo con la responsabile Acr diocesana Maria Teresa Latella

I doni consegnati al Papa

Da Reggio Calabria sono partiti Sara e Riccardo insieme alla responsabile diocesana Acr, Maria Teresa Latella. Insieme agli altri acierrini del resto d'Italia hanno fatto dono a Francesco sacchi a pelo e prodotti per l’igiene personale destinati all’elemosineria apostolica per l’assistenza ai più bisognosi. E ancora, tra gli altri doni, la tessera Acr numero 1, per il nuovo anno associativo. 


PER APPROFONDIRE: Azione cattolica Reggio Calabria, si riparte dall’incontro


«Grazie di questa visita. Grazie di cantare così gioiosi. E grazie per il vostro lavoro», ha detto a braccio il Papa rivolgendosi, in particolare, ai ragazzi. Il Santo Padre non ha letto il discorso preparato per l'occasione. Lo ha però affidato ai ragazzi con il compito di condividerlo con tutti gli altri acierrini delle rispettive diocesi. «Grazie tante! Non perdere la gioia», ancora le sue parole.

Il messaggio di Francesco agli acierrini per il Santo Natale

Qui di seguiti il messaggio che papa Francesco ha consegnato ai ragazzi dell'Acr in occasione dell'udienza di questa mattina per il tradizionale scambio di auguri di fine anno:

Care ragazze e cari ragazzi dell’ACR, buongiorno!
Vi ringrazio per questa visita in cui ci scambiamo gli auguri di Natale. Saluto il Presidente Nazionale e l’Assistente Generale, i vostri responsabili e gli educatori, che ringrazio per la cura con cui vi seguono nel vostro cammino di fede. Benvenuti!

Il Natale ci ricorda che Dio ci ama e che vuole stare con noi. Per questo Gesù è nato, si è fatto piccolo, è vissuto in una famiglia con Maria e Giuseppe, e continua ad essere presente al nostro fianco e in ciascuno di noi: perché ci ama, ci è amico. Questo è un dono stupendo. E ne porta con sé un altro: che anche noi possiamo amarci gli uni gli altri come fratelli. Quanto bisogno ne abbiamo oggi! Tanti popoli, tanti ragazzi soffrono a causa della guerra!

Venendo qui, voi avete voluto ricordare, con il simbolo delle stelle, i vostri coetanei che sono morti in questi mesi a causa dei combattimenti, e che come piccole luci ci guardano dal cielo. Sapete quanti bambini sono morti a Gaza in questa ultima guerra? Più di tremila. È incredibile, ma è la realtà. E in Ucraina sono più di cinquecento, e nello Yemen, in anni di guerra, sono migliaia. Il loro ricordo ci invita ad essere a nostra volta luci per il mondo, per toccare il cuore di tante persone, specialmente di chi può fermare il turbine della violenza.

Amare Dio e amarci tra noi: solo così il mondo ritroverà la luce e la pace di cui ha bisogno, come cantavano gli angeli a Betlemme (cfr Lc 2,14). Amare Dio e gli altri: in famiglia, in parrocchia, a scuola e lungo le strade che percorrete ogni giorno, per aiutare tutti a credere che è ancora possibile cambiare rotta, scegliere la vita e tornare a sperare.

E un ultimo pensiero vorrei dedicarlo a un terzo amore: primo, amare Dio; secondo amare gli altri; terzo amare il creato. Mi piace lo slogan del vostro cammino associativo di quest’anno: “Questa è casa tua!”. Vi aiuta a capire che Dio ci chiama a riconoscere e rispettare la bellezza che ci circonda, nella natura e nelle persone, e così a crescere nella condivisione e nella fraternità. Vivete con impegno questo percorso: anch’esso contiene un messaggio di speranza.

Cari ragazzi, nel Natale Dio ci mostra il suo amore e ci invita ad amare: Lui, gli altri e il creato. Rispondiamo al suo invito unendo, con la nostra amicizia e con la nostra tenerezza, il cielo e la terra in un unico grande abbraccio! Auguro Buon Natale a voi, alle vostre famiglie e a tutta l’Azione Cattolica. Vi benedico e vi chiedo, per favore, di pregare per me. Grazie!

Papa Francesco

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