Avvenire di Calabria

Giovanni Giordano (Confapi Calabria): «La regola del consumo a chilometro zero vale anche per il turismo»

Agenzie di viaggio penalizzate: ancora attiva solo in Calabria la tassa regionale sulla licenza

Le richieste di Confapi e MAAVI alla Regione Calabria per una maggiore tutela del turismo locale

di Redazione Web

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Confapi e MAAVI denunciano la mancanza di attenzione delle istituzioni verso le agenzie di viaggio calabresi, ancora soggette a una tassa regionale sulla licenza e poco valorizzate nei progetti pubblici e scolastici. Un appello per promuovere il turismo a km zero e il futuro dei giovani.

Il peso della burocrazia sulle agenzie di viaggio calabresi

Le agenzie di viaggio - così preziose per lo sviluppo dei nostri territori e per il soddisfacimento dei bisogni di mobilità e vacanza delle persone - pare che non trovino il giusto accreditamento nell’ambito delle pubbliche amministrazioni nostrane. Le agenzie di viaggio calabresi, nonostante le innumerevoli richieste prodotte da Confapi e MAAVI alla Regione, sono le uniche in Italia a pagare la tassa regionale sulla licenza. A questa, si aggiunge la copertura assicurativa per la responsabilità civile e il fondo di garanzia in caso di insolvenza.

Abusivismo e concorrenza sleale minacciano il turismo organizzato

Le amministrazioni locali, giustamente e prontamente, richiedono di assolvere a questi adempimenti, a volte con esagerata rigidità, a fronte però di inesistenti azioni attuate per la tutela delle imprese in regola, minacciate e pesantemente danneggiate dall’imperante ed impunito abusivismo nel settore dei viaggi. Ci domandiamo cosa venga fatto da parte delle autorità preposte per impedire che privati ed associazioni varie si improvvisino organizzatori e venditori di pacchetti turistici.

Viaggi d’istruzione: risorse pubbliche fuori dalla Calabria

E cosa dire degli Istituti Scolastici, per fortuna una minoranza, che nel settore dei viaggi d’istruzione, anziché favorire lo sviluppo delle imprese locali e quindi contribuire alla crescita del territorio, utilizzano fornitori di fuori regione, anche a volte utilizzando risorse pubbliche stanziate dalla stessa Regione Calabria nell’ambito di progetti formativi? È abbastanza semplice dedurre che così facendo trasferiamo ricchezza fuori dalla nostra Regione e condanniamo, ancora una volta la nostra terra a rimanere fanalino di coda nel panorama economico nazionale. Sembra che in tutta la Calabria, per questi Istituti Scolastici, non ci siano agenzie di viaggio abbastanza qualificate al punto da non utilizzare fornitori del territorio. Di conseguenza ci domandiamo in quali imprese potranno trovare collocazione i nostri studenti quando si troveranno alla ricerca di un lavoro.

La regola del consumo a chilometro zero vale anche per il turismo

Con le nostre scelte sbagliate stiamo semplicemente consegnando ai nostri giovani un biglietto di sola andata, utile per emigrare. Pertanto, noi di Confapi e MAAVI auspichiamo una maggiore sensibilità ed una concreta volontà per dare priorità ad un settore strategico come il turismo che rappresenta una quota importante del PIL, e in particolare chiediamo di dare il giusto spazio e valore alle agenzie di viaggi del nostro territorio, che non sono poche e soprattutto hanno le competenze e le professionalità del caso. Il turismo organizzato rappresenta il fiore all’occhiello del settore e speriamo che questo venga valorizzato anche dalle pubbliche amministrazioni locali.

Proprio adesso che si è finalmente compreso colto il prezioso ruolo è inaccettabile che una parte della burocrazia nostrana non tenga conto di ciò e tratti le agenzie di viaggio calabresi come figli di un Dio minore. Forse non vale la buona e saggia regola del consumo a KM zero?

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