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Il Consultorio diocesano “Pasquale Raffa”, Centro Servizi Sociali per la Famiglia di Reggio Calabria, continua a promuovere un’attività formativa per approfondire alcune tematiche caratterizzanti il “servizio alla persona”, attuato nella concreta attenzione al settore della famiglia e delle fragilità esistenziali.
Giorno 24 novembre 2023, alle ore 17.30 sarà ospite del nostro consultorio la professoressa Paola Argentino, medico specializzato in Psichiatria, Psicoterapia della Gestalt, Igiene e Medicina Preventiva. Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche, è docente di Psicologia clinica e psicopatologia, co-direttore e coordinatore scientifico-didattico e docente di numerosi Master Universitari istituiti dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Medicina e Chirurgia di Roma.
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Paola Argentino è in Italia uno dei nomi di punta della Gestalt Therapy, un metodo psicoterapeutico nato negli USA e ormai radicato in tutto il mondo. La sua più recente pubblicazione è il libro: “La spiritualità è cura: la forza dell’amore nel dolore. Manuale di psico-oncologia e psicologia sanitaria gestaltica”. In esso, l’autrice affronta l’approccio al dolore in termini positivi, grazie alla costante spinta del “prendersi cura degli altri”. Nato dopo una dolorosa esperienza personale, la malattia oncologica del marito, il libro ha il pregio di farsi apprezzare non solo da chi è già esperto in psicoterapia, ma anche dai lettori meno edotti, che però hanno a cuore la gestione in maniera sensibile del dolore di chi soffre, e anche quello dei congiunti.
Attraverso l’incontro con Paola Argentino, il Consultorio vuole proporre una riflessione sul significato del prendersi cura, una domanda di senso sui bisogni dell’uomo, desideroso di relazioni ma sempre più aggrovigliato in modelli di comportamento individualistici, che generano solitudine e privano l’esistenza di valori fondamentali.
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Dedicare attenzione e tempo a chi ha bisogno di cura e di supporto, oggi non è affatto scontato: riduzione degli spazi, pure abitativi, per la condivisione, tendenza a costruire relazioni effimere anche attraverso la tecnologia, prevalenza degli strumenti perfino in ambito clinico, sono solo alcuni dei fattori che impediscono di agire in maniera adeguata.
La cura richiede intelligenza, pazienza, generosità, perché è indispensabile comprendere i bisogni dell’altro, sia quelli evidenti sia quelli nascosti. Ma questa intelligente sensibilità, questa tenerezza che fa riscoprire l’importanza dei piccoli gesti, devono essere “recuperate e allenate”: occorre di nuovo abitare spazi di relazione, riproponendo forme di socialità consistenti, di scambio profondo e affettivo, nelle quali co-esistere, con-vivere, con-dividere e pertanto prendersi cura. Esperienze relazionali “dal vivo”, perché il prendersi cura equivale all’amore per la vita, anche e forse soprattutto quando, come sostiene Paola Argentino, lo si riesce a declinare affrontando i momenti più dolorosi della nostra esistenza.
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