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Al Comune di Reggio Calabria si accende una piccolissima luce per il diritto alla casa delle fasce deboli. È quanto ha motivo di ritenere l'Osservatorio sul disagio abitativo che raccoglie diverse realtà associative della città dello Stretto.
Il 12 dicembre scorso, dopo anni di mancate assegnazioni di alloggi agli aventi diritto vincitori delle graduatorie, il Settore alloggi popolari del Comune ha avviato le procedure di assegnazione degli alloggi per i primi cinque nuclei della graduatoria di Emergenza Abitativa pubblicata, il 28 novembre scorso.
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Nella stessa giornata del 12 dicembre il Settore ha effettuato il sorteggio tra i tre nuclei della quarta posizione della graduatoria risultati con lo stesso punteggio e quindi sono stati individuati il quarto ed il quinto nucleo che riceveranno l’assegnazione dell’alloggio.
La prima famiglia in graduatoria, sfrattata il 10 gennaio 2020 e da quasi quattro anni senza una casa, si è vista consegnare l’alloggio nella stessa giornata del 12 dicembre scorso. La seconda famiglia in graduatoria, anche questa da anni in una situazione di emergenza abitativa, ha avuto consegnato l’alloggio giorno 15 dicembre. Per le altre famiglie il settore sta procedendo alla consegna degli alloggi verificando sul posto l’effettiva disponibilità, l’abitabilità e cercando di evitare l’occupazione senza titolo.
«Il Settore ERP sta operando ma con difficoltà in quanto l’intera azione di assegnazione alloggi è affidata ad un solo funzionario, anche se per questa che è l’azione principale del Settore dovrebbe essere impegnato un gruppo numeroso e ben organizzato di funzionari», osservano le associazioni dell'Osservatorio sul disagio abitativo di Reggio Calabria.
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Come se non bastasse, aggiungono, «in questo momento importante la Dirigente è in malattia. Nonostante la mancanza di un gruppo di lavoro questo funzionario che è il Responsabile Unico di Procedimento (RUP) sta operando molto bene nel rapporto con le famiglie. Anche l’operato di questo funzionario, di cui non facciamo il nome per evitargli delle grane, sta alimentando la piccolissima luce che si è accesa».
Le associazioni ricordano che «queste 5 assegnazioni di Emergenza Abitativa arrivano con un ritardo incredibile e dopo un travagliatissimo percorso di 9 anni accompagnato da una battaglia costante condotta dagli enti dell’Osservatorio sul disagio abitativo costituita da proteste, conferenze stampa, audizioni con le commissioni comunali, ricorsi al Tar e la costante presenza al Tavolo prefettizio per il diritto alla casa richiesto dagli stessi enti».
Su invito degli enti dell’Osservatorio sul disagio abitativo l’Amministrazione, dopo qualche tempo, ha accettato di darsi, come hanno fatto altri comuni, un regolamento per evitare gli abusi sulle assegnazioni di Emergenza Abitativa denunciati in passato. Il 25 gennaio 2018 il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento comunale di Emergenza Abitativa; «ma il testo del Regolamento - ha motivo di ritenere l'Osservatorio - è risultato inadeguato ed essendo stato applicato anche molto male è diventato, paradossalmente, un vero ostacolo alle assegnazioni che doveva garantire».
Da qui l'invito «al Sindaco Falcomatà ed alle forze politiche che si stanno confrontando per il futuro della città di fare le scelte necessarie per non spegnere questa piccola luce che si è accesa per il diritto alla casa».
PER APPROFONDIRE: Emergenza abitativa a Reggio Calabria, c’è la graduatoria: al via le assegnazioni
Come alimentarla? «Realizzando le 13 assegnazioni del bando ordinario 2019 previste con i 18 alloggi disponibili (dei quali 5 che si stanno assegnando per l’Emergenza Abitativa), aumentando in modo congruo il personale del Settore», spiega ancora l'Osservatorio.
Inoltre, la richiesta al Comune, è di «effettuare le necessarie modifiche al Regolamento di Emergenza abitativa, realizzando tutte le altre assegnazioni che si potrebbero fare sia con l’utilizzo del finanziamento di 11 milioni di euro del “Decreto Reggio” che attivando il turn-over attraverso le necessarie verifiche sulla permanenza dei requisiti degli assegnatari».
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