Avvenire di Calabria

Il tema dei trasporti tiene ancora banco: al centro del dibattito ci sono i collegamenti ferroviari veloci tra il Mezzogiorno e il resto del Paese

Alta velocità fino a Reggio Calabria, opera strategica non più rinviabile

Il vice sindaco metropolitano Carmelo Versace chiede un’azione decisa per superare ritardi e divisioni

di Redazione Web

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Il dibattito sull’alta velocità ferroviaria fino a Reggio Calabria torna al centro dell’attenzione. Il vice sindaco metropolitano lancia un appello alle istituzioni nazionali e regionali affinché si superino ritardi e ambiguità, per realizzare un’opera strategica che il territorio non può più permettersi di perdere.

Un’opera indispensabile per il Sud e l’intero Paese

L’alta velocità ferroviaria sulla tratta Salerno-Reggio Calabria è considerata un’infrastruttura essenziale per il rilancio economico e sociale del Mezzogiorno. Secondo il vice sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Carmelo Versace, la situazione attuale, tra ritardi e riassegnazioni di fondi, rischia di compromettere un progetto che dovrebbe connettere il Sud al resto del Paese, valorizzando al contempo il Porto di Gioia Tauro, nodo strategico per il Mediterraneo.



«Leggere di progetti che allungherebbero i tempi di realizzazione o addirittura rischiare di perdere i finanziamenti previsti è inaccettabile. Non si tratta solo di Reggio Calabria, ma di un’opera che interessa l’intero sistema infrastrutturale italiano e che avrebbe ricadute positive per tutto il Sud», ha dichiarato Versace.

Un’opera strategica, non più rinviabile

La nuova linea alta velocità avrebbe un impatto significativo non solo sui trasporti passeggeri, ma anche sul trasporto merci, contribuendo al potenziamento dell’itinerario Gioia Tauro-Paola-Bari, fondamentale per il corridoio Adriatico. Inoltre, il progetto prevede la connessione con territori chiave come il Cilento, il Vallo di Diano, la costa Jonica e il basso Cosentino, rafforzando i collegamenti anche con la Sicilia e con il sistema ferroviario nazionale.


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Secondo Versace, «è fondamentale che si agisca con decisione, evitando interventi frammentari che rischiano di lasciare gran parte della Calabria esclusa da collegamenti adeguati. Che senso ha realizzare una galleria fino a Cosenza senza un piano chiaro per il resto della regione?».

Il ruolo del Porto di Gioia Tauro e la sfida del Ponte sullo Stretto

Versace ha sottolineato come la discussione sul Ponte sullo Stretto non possa prescindere da una rete ferroviaria efficiente che colleghi la Calabria al resto del Paese. «Un’opera di questa portata – ha spiegato – deve essere accompagnata da una pianificazione infrastrutturale che renda il Sud realmente connesso. Il Porto di Gioia Tauro, il più grande scalo commerciale del Mediterraneo, è un tassello chiave in questo processo, ma senza alta velocità rischia di restare isolato».

Un appello alle istituzioni e al Governo

Il vice sindaco ha chiesto un’azione corale che coinvolga Governo, Regione Calabria, associazioni di categoria e sindacati per superare divisioni e ambiguità. «Non possiamo permettere che l’Italia intera perda questa opportunità. Serve un forte impulso politico e istituzionale per finanziare quella che possiamo definire l’opera del secolo».

Versace ha ricordato come studi tecnici, tra cui quelli dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, abbiano più volte evidenziato i benefici economici e sociali di quest’infrastruttura. «L’alta velocità non è solo un’opera strategica per i trasporti, ma anche un volano per lo sviluppo economico del Sud, con ricadute positive su settori come il turismo, il commercio e la cultura».



La realizzazione dell’alta velocità fino a Reggio Calabria rappresenta un’occasione unica per colmare il divario infrastrutturale tra Nord e Sud. «Perdere questa opportunità significherebbe condannare la Calabria e il Mezzogiorno all’isolamento. È tempo di agire e di farlo insieme, senza più divisioni», ha concluso Versace.

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