
Reggio Calabria, il 27 aprile concerto in onore di San Giorgio e Papa Francesco
Presso San Giorgio Extra, il secondo evento della rassegna “Musica al Centro” 2025: un intreccio tra spiritualità, polifonia sacra e cultura calabrese.
La Consulta delle Aggregazioni laicali dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova avverte il dovere di intervenire nell’imminenza delle prossime elezioni politiche che si svolgeranno per il rinnovo del Parlamento. Questa posizione scaturisce dalla consapevolezza di vivere nell’oggi grandi cambiamenti, ed un momento difficile per singoli, famiglie, ma soprattutto per le giovani generazioni e per le fasce sociali più deboli. E’ in questo momento che a tutti, e in particolar modo ai cristiani, spetta ritessere la rete di speranza per restituire dignità a quanti vivono con fatica il tempo presente.
Il voto è parte importante di questa rigenerazione civica. Oggi più che mai è necessaria una partecipazione responsabile alla vita politica ordinaria, per educare alla convivenza sociale e civile, per creare un nuovo patto tra le generazioni, per esigere dalla politica stessa interventi di interesse comune, per ricreare quella cultura e sensibilità che facciano orientare le decisioni verso obiettivi che consentano le sviluppo integrale della persona. Sapendo anche ricercare le collaborazioni tra quanti hanno a cuore il bene del Paese.
I temi su cui da tempo ci confrontiamo nelle associazioni, gruppi e movimenti ecclesiali sono concreti e richiedono risposte serie: la creazione di condizioni per favorire il lavoro per tutti e uno sviluppo economico sostenibile, la riforma del welfare e in particolare le politiche di sostegno alla famiglia, la lotta alle povertà e alle ingiustizie sociali, le politiche di inclusione e di integrazione, il rafforzamento degli strumenti di contrasto alla mafia e di sostegno a circuiti di economia legale… Su queste sfide la politica non può presentarsi, come sta facendo, con un supermercato di sconti e di promozioni, di slogan e offerte al ribasso, peraltro tanto più suggestive quanto meno realizzabili, fatte solamente per ricercare facili consensi.
Chi si candida alla guida del Paese deve saper indicare con onestà e chiarezza le soluzioni possibili ai tanti problemi vissuti dalla gente. Allo stesso tempo ognuno di noi ha il dovere di informarsi, conoscere i programmi e i candidati: non tutte le proposte sono uguali, non tutte le storie di chi si candida sono uguali. Forse non apparirà facile esprimere un voto, ma occorrerà lo stesso fare una scelta, e in questo modo contribuire a scrivere un pezzo del futuro della nostra comunità. Da cattolici, dobbiamo prestare particolare attenzione a forze e programmi che complessivamente sembrano garantire un maggior rispetto dei principi di dottrina sociale della Chiesa.
Chi non vota rinuncia all’esercizio di un diritto - che è anche un dovere - e riduce l’efficacia del metodo democratico, basato sul principio che ogni cittadino è un elettore.
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