
Limbadi, il 6 maggio si illumina per Maria Chindamo: memoria viva contro la ‘ndrangheta
Nel nono anniversario della scomparsa di Maria Chindamo, il luogo del delitto si trasforma in
Prosegue l'attività del sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. Nel mirino dei magistrati è finito il patrimonio di Giuseppe Stefano Tito Liuzzo, imprenditore legato - secondo la Dda - al clan di 'ndrangheta dei Rosmini.
Liuzzo, assieme ad altri 46 fermati, avrebbe rappresentato il cartello di imprese che avevano i monopoli degli appalti privati nell'edilizia in tutta la zona sud della città di Reggio Calabria. In primo grado la sua posizione è stata considerata colpevole dai giudice, con una condanna a 14 anni e sei mesi.
Oggi sono stasti posti i sigilli al patrimonio di due milioni e mezzo di euro tra ditte, immobili e rapporti finanziari.
L'operazione è stata condotta dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria.
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Il presidente dell’assemblea regionale Mancuso: «Dobbiamo diffondere tra le nuove generazioni la consapevolezza che la lotta alla criminalità è la chiave per costruire un futuro migliore».