Avvenire di Calabria

Argentina: Osservatorio Odsa-Uca, bambini crescono in ambienti caratterizzati in oltre la metà dei casi da carenza di servizi e presenza di droga. Il 15% non ha accesso all’acqua

di Redazione Web

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I problemi predominanti nell’ambiente abitativo che hanno un impatto sui bambini argentini, in termini di frequenza, sono i seguenti: l’insicurezza nei quartieri (77%), la mancanza di servizi pubblici (56%), la presenza di droghe (54%), la mancanza di accesso alla rete del gas (53%), l’inquinamento ambientale (48,6%), l’assenza di sistemi fognari (38%) e, in misura minore, le situazioni di precarietà abitativa (19%), il sovraffollamento (18%) e il possesso irregolare dell’alloggio (10%).
Il dato emerge dallo studio “Diagnosi dell’habitat infantile per uno sviluppo sostenibile”, pubblicato ieri dall’Osservatorio del debito sociale argentino dell’Università Cattolica Argentina (Odsa-Uca). Il rapporto, elaborato da Ianina Tuñón, Matías Majlar e Nicole Robert, si concentra sulla rilevanza di un habitat sano come diritto di tutte le persone e, in particolare, dei bambini e degli adolescenti.
Lo studio fa notare che un punto critico è l’accesso all’acqua, con il 15% dei bambini senza acqua corrente e il 20,5% con un servizio idrico di scarsa qualità. La disuguaglianza sociale aggrava queste privazioni ambientali, soprattutto per i bambini e gli adolescenti economicamente più svantaggiati. Questa situazione è più evidente nell’area metropolitana di Buenos Aires e nel Gran Tucumán (nel nord del Paese), sebbene esistano disparità anche in altri contesti urbani.
L’insicurezza e la presenza di droghe nei quartieri rappresentano ostacoli significativi ad aspetti fondamentali della socializzazione dei bambini e degli adolescenti, in quanto limitano la loro capacità di giocare negli spazi pubblici e di muoversi autonomamente verso la scuola o altri luoghi. Infine, circa il 10% dei bambini e degli adolescenti risiede in alloggi informali, generando instabilità e vulnerabilità nel loro ambiente abitativo, che probabilmente influisce negativamente sul benessere psicologico degli adulti che si occupano della loro cura ed educazione.

Fonte: Agensir

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