Avvenire di Calabria

Sarà riqualificato il commissariato di Polizia di Stato presso il quartiere «Ma la repressione non risolverà tutto».

Arghillà, Marcianò: «Pronto il piano per le case popolari»

Redazione Web

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di Angela Marcianò * - Arghillà è più di un quartiere a rischio. È il risultato di una scelta politica scorretta e per nulla lungimirante perché concentrare povertà in un unico borgo vuol dire trasformarlo in una sorta di zona franca e renderlo un’appetibile piazza di aggregazione per la criminalità organizzata.
Non credo che il problema possa risolversi mediante interventi di tipo repressivo; non avrebbe né senso né utilità perché i risultati, ove conseguiti, e ne dubito, del risanamento legale sarebbero soltanto di breve periodo.
Tuttavia, in questi mesi ho fortemente ribadito l’importanza fondamentale della presenza delle forze dell’ordine sul territorio.
Come amministrazione ci impegneremo sia nella ristrutturazione del posto fisso di polizia perché possa ospitare un Commissariato sia per la costruzione di alloggi da destinare alle Forze dell’Ordine come chiaro segnale di presidio del territorio.
Sul versante poi degli alloggi popolari la situazione di Arghillà è ancora più difficile di quella che riguarda in generale tutto il comparto dell’edilizia residenziale pubblica cittadina. In questo quartiere gli alloggi sono quasi nella totalità di proprietà Aterp. Stiamo lavorando ad un piano completo di ricognizione e di censimento ed a breve seguiranno i controlli in ogni singola abitazione. Tra qualche giorno porterò in Giunta il Regolamento per le assegnazioni degli alloggi, finora mai redatto per la Città di Reggio Calabria, i cui dettati si ispirano alla massima trasparenza ed a uguali diritti per tutti.
Fra le emergenze di più stretta priorità, e quindi gli impegni più importanti assunti ed adempiuti, mi sento di ricordare quello dei Contratti Locali di Sicurezza che riguarderanno il sistema di videosorveglianza per l’ intero quartiere, i cui lavori inizieranno a breve; il completo ammodernamento del sistema di pubblica illuminazione; il recupero dei locali della Piazzetta che potrà ospitare una esperienza straordinaria come il Centro di Medicina Solidale, mutuando l’esempio dell’Ace (Associazione Calabrese di Epatologia) di Pellaro dove vengono erogati, gratuitamente e senza scopo di lucro, servizi sanitari a sostegno della popolazione più disagiata; la ripresa delle opere rimodulate dal Decreto Reggio che riguardano Arghillà e l’ammodernamento dei locali del Centro Civico, dove solo pochi mesi fa siamo interventi per rifare completamente il tetto di copertura consentendo la riapertura dell’aula magna Ciprioti, prezioso centro di aggregazione ad oggi funzionale al plesso scolastico Radice.
Ho già avuto modo di dichiarare che la mia delega specifica sulle criticità di questo territorio mi sta insegnando tanto.
Innanzitutto, che prima di programmare occorre studiare con scrupolo i luoghi, confrontarsi con umiltà con le persone per assumere scelte condivise affinché le iniziative siano un traguardo comune.

* Assesore Comunale ai lavori pubblici

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