
Migranti morti in mare, la Città si raccoglie al cimitero di Armo
Era il 27 maggio 2016 quando la Nave Vega arrivò al Porto reggino con 45
Una funzionaria della Prefettura di Catanzaro, Natina Renda, di 53 anni, ed un imprenditore, Salvatore Lucchino (73), entrambi di Lamezia Terme, sono stati posti agli arresti domiciliari dalla squadra mobile per corruzione. Il "prezzo" pagato, secondo l'accusa, sarebbe stato un immobile a Feroleto Antico e la promessa di denaro. L'immobile è stato sequestrato. L'indagine, coordinata dal pm Paolo Petrolo, del gruppo reati contro la pubblica amministrazione coordinato dall'aggiunto Giovanni Bombardieri della Procura diretta da Nicola Gratteri, è iniziata dopo la stipula, il 29 dicembre 2014, di una convenzione tra la Gianal Srl, società cooperativa gestita dall'imprenditore, e la Prefettura, all'esito della gara d'appalto bandita per la gestione del servizio dei migranti richiedenti protezione internazionale. Dalle indagini è emerso che Lucchino aveva stretto una relazione con la Renda, che all'epoca era in servizio al Settore Immigrazione Rifugiati, e che, nel 2015, ha ceduto alla Renda un immobile.
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L’evento, in programma il 21 febbraio a Palazzo San Giorgio, darà spazio a interventi istituzionali, esperti del settore e testimonianze dirette per valorizzare il ruolo della lingua nell’inclusione sociale.
Originario dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, gli auguri dell’arcivescovo Maniago: «Il Signore lo custodisca nel suo nuovo ministero».