Avvenire di Calabria

Una vera e propria organizzazione criminale... in divisa. L'accusa di Procura e Guardia di Finanza è pesantissima

Arrestati due vigili urbani a Reggio Calabria

Vessazione agli ambulanti e affati con aziende di soccorso stradale in odor di 'ndrangheta: in due ai domiciliari

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Arrestati due vigili urbani a Reggio Calabria. E per altri sette colleghi scatta la sospensione dal servizio. Tsunami al comando della Polizia municipale reggina: indaga la Guardia di Finanza.

Arrestati due vigili urbani a Reggio Calabria

Accusa pesantissima: concussione, violenza privata, falso ideologico e induzione a dare o promettere utilità. Tutti i dettagli resi noti dalle Fiamme gialle. L'operazione condotta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, guidata da Giovanni Bombardieri.

L'indagine è nata grazie alla denuncia di un venditore ambulante extracomunitario. Siamo nell'ottobre 2020, quando l'ambulante decide di denunciare le angherie subite. Due uomini svaligiano la sua bancarella, presentandosi come pubblici ufficiali. Di fronte alla proteste dell'ambulante (con tanto di licenza), i due uomini non hanno battuto ciglio. Portando via con sé la merce rubata.

Un vero abuso di potere. Ma non l'unico: l'indagine, coordinata dal procuratore Bombardieri, ha portato alla luce tutte le vessazioni che un gruppo di vigili urbani (in totale nove) hanno portato avanti ai danni dei poveri ambulanti extracomunitari.

I reati contestati, però, non si fermano "soltanto" a questo. Le posizioni più gravi (i due agenti ai domiciliari), infatti, avevano escogitato anche un piano per lucrare sulle rimozione forzate dei mezzi, grazie ad un accordo con tre soggetti operanti nel settore del soccorso e della rimozione di veicoli. Uno di questi soggetti, inoltre, risulta definitivamente condannato per associazione mafiosa..

Un giro di soldi che ha macchiato la divisa della Municipale. I due indagati - sempre secondo la Guardia di Finanza - sarebbero arrivati a smontare i veicoli in contravvenzione (poiché senza assicurazione) per la rivendita dei singoli pezzi di ricambio.

Articoli Correlati