
Il 1° maggio a Bivona il Giubileo del Lavoro: preghiera, dialogo e impegno nel ricordo di Papa Francesco
L’evento quest’anno assume un significato ancora più profondo, intrecciandosi con il lutto che ha colpito la Chiesa universale.
Il 31 marzo finisce lo stato d'emergenza, ma solo per "decreto". I numeri quotidiani della pandemia, parlano ancora di aumenti dei casi Covid in Calabria.
Solo ieri sono stati sfiorati 4 mila nuovi contagi. Una situazione che va ancora monitorata, ma che necessita anche della struttura sanitaria "rafforzata" negli ultimi due anni. Sulla questione è uscito anche il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto.
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«Ho manifestato in più occasioni forti preoccupazioni in ordine alle criticità che riguardano il fabbisogno di personale sanitario nella nostra Regione, sollecitando ogni intervento necessario a fronteggiare la gestione della fase emergenziale pandemica e post emergenziale». Le parole del presidente nell'evidenziare, «ancora gravi ritardi nelle procedure di reintegro degli organici da parte delle Aziende sanitarie provinciali e da parte delle Aziende ospedaliere».
Inoltre, con specifico riferimento al personale impiegato nell’emergenza Covid, ancora Occhiuto, «si registra l’ulteriore criticità del mancato completo utilizzo delle risorse messe a disposizione della Regione Calabria dai decreti varati nel 2020 per fronteggiare la pandemia».
La medesima cosa è capitata - come segnalano anche documenti ministeriali - per ulteriori assegnazioni a valere sull’anno 2021 per le stesse finalità.
Alla luce di tutto questo, relativamente ai contratti già stipulati per fronteggiare l’emergenza, che scadrà il prossimo 31 marzo, «tenuto conto della recrudescenza della pandemia nella Regione e della forte pressione sulle strutture deputate all’assistenza dei pazienti Covid - ancora Occhiuto - ho scritto - insieme al sub commissario Esposito e al dg del Dipartimento Salute Fantozzi - a tutti i commissari delle Asp e delle Ao per invitarli a prorogare, fino al 30 giugno 2022, i contratti del personale necessario a fronteggiare il trascinamento del virus sul territorio regionale».
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Il Governatore ha imposto una sorta di ultimatum: «Mi aspetto una risposta immediata e che entro pochi giorni i contratti degli operatori sanitari coinvolti vengano prorogati».
I precari, medici e operatori sanitari, assunti con contratti "Covid" durante la pandemia, tirano, per il momento, una boccata d'ossigeno. Le loro prestazioni saranno indispensabili anche nei prossimi mesi per gli utenti e le realtà sanitarie del territorio. Il prossimo, auspicato, passo, tuttavia, resta quello della stabilizzazione di medici e operatori sanitari reclutati in emergenza. Stabilizzazione prevista dalla legge di stabilità, le cui procedure potranno partire dal prossimo primo luglio.
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