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La sinergia tra il Comune di Reggio Calabria e l’Università Mediterranea dà vita a un’importante iniziativa dedicata alla ricerca e alla formazione universitaria. L’Azienda agricola didattica e sperimentale di Gallina rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici e accademici.
Il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha visitato i terreni dell’Azienda agricola didattica e sperimentale di Gallina, sottolineando i risultati raggiunti in meno di un anno.
«Solo un anno fa l’Amministrazione comunale ha consegnato alla nostra Università Mediterranea questi terreni incolti da decenni», ha dichiarato Falcomatà. Oggi, grazie al lavoro congiunto, l’area collinare è stata trasformata in una zona produttiva con coltivazioni di cereali, piante officinali, agrumi e bergamotto.
Il primo cittadino ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra il Comune e l’ateneo: «C’è un’attività che cresce in maniera evidente e che continuerà grazie a una convenzione decennale. È l’ennesima bella pagina di sinergia concreta fra istituzioni. Occorre difendere e sostenere queste collaborazioni per sviluppare il nostro territorio e valorizzare le eccellenze presenti».
Anche il rettore dell’Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, ha ribadito il valore dell’iniziativa: «Stiamo restituendo alla comunità studentesca e cittadina un pezzo di storia, rappresentato dall’Azienda agricola di Gallina. Una realtà che sarà utile per la ricerca, la didattica e anche per il tempo libero».
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Alla visita erano presenti, oltre al sindaco Falcomatà e al rettore Zimbalatti, anche il vicesindaco di Reggio Calabria Paolo Brunetti, gli assessori comunali Elisa Zoccali e Paolo Malara, il direttore del dipartimento di Agraria, Marco Poiana, e il delegato dell’azienda agraria, Valentino Branca.
«Stiamo restituendo alla comunità studentesca e cittadina – ha detto il rettore Zimbalatti - un pezzo di storia che è costituita dall’Azienda Agricola di Gallina, una bellissima zona di Reggio di cui tutti: studenti, docenti ma anche cittadini, potranno beneficiare, chi per ricerca, chi per didattica, ma anche per il tempo libero».
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