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”La decisione di sostenere il restauro del baldacchino di San Pietro è stata facile per i Cavalieri di Colombo”. Lo ha detto Patrick Kelly, Cavaliere supremo dei Cavalieri di Colombo, durante la conferenza stampa di presentazione degli interventi di restauro del Baldacchino in bronzo dorato della basilica di San Pietro, in sala stampa vaticana.
“Questo progetto è perfettamente in linea con la nostra missione e la nostra storia di servizio alla Chiesa e, in modo particolare, ai Successori di san Pietro”, ha sottolineato Kelly: “Sin dalla loro fondazione nel 1882, i Cavalieri di Colombo hanno risposto alla chiamata di Dio a edificare il Suo popolo. È un servizio che inizia al livello del singolo uomo cattolico e della sua famiglia. Il nostro fondatore, il beato Michael McGivney, aveva riunito gli uomini della sua parrocchia perché si rafforzassero reciprocamente nell’unità fedele e nella fratellanza, per poi farli uscire nella carità. Sin dall’inizio abbiamo servito le vedove e gli orfani delle nostre comunità e provveduto ai bisogni generali delle nostre parrocchie e dei nostri pastori. Oggi, in tredici Paesi nel mondo, i nostri membri proseguono questo nobile impegno”.
“Complessivamente, grazie ai ricavi del programma di assicurazione sulla vita e attraverso le attività caritative, i Cavalieri di Colombo hanno donato 185 milioni di dollari in beneficenza e solo lo scorso anno hanno dedicato 49 milioni di ore al volontariato”, i dati citati dal relatore: “In mezzo a tutto questo lavoro, e nel corso di tutta la nostra storia, abbiamo servito il vescovo di Roma, a partire da Papa Leone XIII”. “Il nostro contributo a questo restauro rispecchia il nostro impegno persistente verso i nostri principi fondamentali della carità e dell’unità”, ha osservato Kelly; “di fatto, sono poche le opere d’arte che esprimono questa unità con più chiarezza e immediatezza”.
Fonte: Agensir