Avvenire di Calabria

Beni confiscati: Napoli, in un libro l’esperienza del Comune di Quarto. La presentazione a Casa Mehari il 20 maggio

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Arrivano i libri in coedizione Casa Mehari e New Media Press. La prima pubblicazione è “Beni confiscati alla camorra. L’esperienza del Comune di Quarto nella città metropolitana di Napoli” dal giornalista Ciro Biondi con prefazione di Mario Morcone, assessore regionale alla Legalità, Sicurezza e Immigrazione.
La presentazione avverrà in occasione del secondo compleanno di Casa Mehari, il 20 maggio, alle ore 18, nella sede del bene confiscato in via Nicotera n. 8, a Quarto. Il libro contiene dati, storia del contesto locale e interviste a Mariano Di Palma (Libera Campania), Ferdinando Bocchetti (giornalista), Giuseppe Visone (magistrato), Raffaella De Vivo (assessore e insegnante), Aniello Mazzone (dirigente del comune) e Antonio Sabino (sindaco).
“L’idea di una pubblicazione dedicata ai beni confiscati – scrive Ciro Biondi, nell’introduzione del suo del libro – nasce dall’esigenza di dare un quadro completo all’esperienza che sta vivendo la comunità di Quarto con l’acquisizione al patrimonio del comune di beni immobili appartenuti alla criminalità, la loro messa a bando, l’affidamento e la gestione da parte di enti del Terzo Settore. Si è quindi resa necessaria una narrazione che illustri i motivi e l’iter che hanno portato lo Stato ad adottare tale strumento di lotta alle mafie e di rigenerazione dei territori”.
“La coedizione è una collaborazione che vuole dare risalto a tutto ciò che si muove intorno a Casa Mehari e alla missione che caratterizza questo bene confiscato – spiega Rosario Scavetta, editore – l’idea nasce perché il bene in poco tempo è diventato un esempio per la cittadinanza grazie alle iniziative che si sono sviluppate sia nel campo sociale che culturale”.
L’intero ricavato sarà devoluto alle attività sociali e culturali del bene confiscato Casa Mehari gestito da un’Ats composta da La Bottega dei Semplici Pensieri odv, la cooperativa sociale La Quercia Rossa, Artemide Aps e Dialogos Aps.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: