Avvenire di Calabria

Nuovo provvedimento per Nino Castorina; agli arresti domiciliari tutti i componenti del suo entourage

Brogli elettorali, l’inchiesta si allarga: altri cinque arresti

Indagato a piede libero l'assessore Delfino, sospeso un funzionario comunale. Salvini: «Elezioni da rifare»

Redazione Web

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Nuovo provvedimento per Nino Castorina; agli arresti domiciliari tutti i componenti del suo entourage. Indagato a piede libero l'assessore Delfino, sospeso un funzionario comunale. Salvini: «Elezioni da rifare».

I dettagli. Su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri, dell'aggiunto Gerardo Dominijanni e dei pm Paolo Petrolo e Nunzio De Salvo, il gip Stefania Rachele ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare per Giuseppe Saraceno, zio acquisito dell'esponente del Pd, Simone D'Ascola, Francesco Laganà e il giornalista Antonio Fortunato Morelli. Tutti, sottoposti agli arresti domiciliari, facevano parte dell'entourage di Castorina.
Il gip ha disposto anche l'interdizione della sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio per il segretario della commissione elettorale comunale Antonino Covani. I nuovi arresti scaturiscono dalle dichiarazioni del presidente di seggio Carmelo Giustra, arrestato a dicembre assieme all'esponente dem, destinatario oggi di una nuova ordinanza.

La posizione di Delfino. C’è anche l’attuale assessore comunale Demetrio Delfino fra le persone indagate a piede libero nell’inchiesta sui brogli elettorali a Reggio Calabria. Delfino, che non è destinatario di alcuna misura cautelare, è accusato di abuso d’ufficio nella sua qualità di presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria nella scorsa consiliatura. L’accusa riguarda l’autonomina di Antonino Castorina a componente della commissione elettorale, nomina che sarebbe stata “ratificata” con una nota a firma dell’ex presidente del consiglio comunale oggi assessore della Giunta Falcomatà.

Le parole di Salvini. Sulla vicenda si registra l’intervento del leader della Lega, Matteo Salvini che afferma «Nuovi arresti per presunti brogli alle elezioni comunali di Reggio Calabria, con altre sei persone coinvolte di cui cinque ai domiciliari. Le elezioni sono da rifare, lo chiedono i cittadini perbene di Reggio e la democrazia».

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