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Arrivano gli ultimi mesi dell'anno e le valutazioni sul caro-tributi fa capolino anche in Calabria. I rilevamenti statistici indicano un tasso troppo elevato di cittadini che non pagano. Ma al momento latitano le soluzioni per risolvere questa problematica.
Sono otto, su 404, i comuni calabresi che hanno partecipato alla lotta contro l'evasione e l'elusione fiscale dei tributi erariali ottenendo un contributo. È quanto emerge da una elaborazione dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre.
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Il miglior piazzamento tra gli enti locali calabresi se lo aggiudica il comune di Reggio Calabria che si posiziona al 19/mo posto nella classifica nazionale ottenendo nel 2022 un contributo di poco più di 14 mila euro a fronte del risultato degli altri capoluoghi di provincia calabresi Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia che è pari a zero euro.
Lo studio della Cgia di Mestre, a fronte di questi risultati che evidenziano la scarsa attenzione da parte degli enti locali rispetto al contrasto del fenomeno dell'evasione e dell'elusione fiscale, mette in evidenza come la Calabria registri invece il picco massimo assieme alla Basilicata in materia di abusivismo edilizio, entrambe con una percentuale del 54,1%.
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Stesso discorso, sempre in negativo, vale per il lavoro nero che sfugge alle maglie dei controlli e che in Calabria è stimato al 20,9 per cento o per l'omesso pagamento delle imposte (90 miliardi quelle sottratte al fisco ogni anno in Italia) laddove la Calabria raggiunge una percentuale del 21,3.
se l’evasione è una piaga per l’intero Paese, nel Sud e nella Calabria in particolare, risulta una pratica particolarmente diffusa sull’intero territorio. A darne contezza è la “Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva” pubblicata ad ottobre scorso dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
Stando ai dati raccolti nella Relazione, la Calabria risulta essere la regione in Italia in cui il peso dell’economia non osservata è massimo. Gli analisti del Mef stimano sia pari al 18,8% del valore aggiunto prodotto. Un dato record più alto della media nazionale che si ferma all’11,6% e dello stesso Mezzogiorno (16,8%) e decisamente lontano dal tasso registrato nella Provincia Autonoma di Bolzano (8,2%) o della Lombardia (8,4%), le aree più virtuose del Paese.
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La Calabria risulta in testa in diverse classifiche di tax gap. È tra le regioni che registra la maggiore propensione a non dichiarare l’Irap. Le stime del Mef nella media tra il 2015 ed il 2020 la regione entra nella fascia più alta di evasione assieme a Lazio, Campania, Molise ed Abruzzo: oltre il 18%.
Ancora più alto il tasso di propensione ad evadere i tributi locali. Stando all’elaborazione relative al 2021, la percentuale di Imu evasa in Calabria è pari al 40%: il dato in assoluto più elevato in Italia. Come anche il tax gap sulle addizionali Irpef regionali e comunali in Calabria supera il 60%.
Così come la Calabria è tra i territori dove risulta un elevatissimo tasso di mancati versamenti Irpef e delle relative addizionali sull’imposta dichiarata: oltre il 4%.
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