
Dalla Caritas, un progetto per superare la tendopoli di San Ferdinando
La Caritas della diocesi di Oppido – Palmi Caritas ha messo in campo un’idea per scuotere la coscienza dei più giovani riguardo alle tendopoli e all’accoglienza.
Campagna vaccini, alla tendopoli di San Ferdinando si raccolgono adesioni. La Prefettura di Reggio Calabria ha previsto una serie di interventi mirati a rendere più vivibile l'area.
Il Comune di San Ferdinando si è occupato della rimozione di considerevoli quantitativi di rifiuti solidi urbani indifferenziati, sia all’interno che nelle immediate adiacenze della Tendopoli.
Le Forze dell’Ordine si sono occupate di censire le attuali presenze e valutare le posizioni giuridiche dei cittadini extracomunitari dimoranti presso la Tendopoli di San Ferdinando. Hanno anche raccolto le adesioni di coloro che, in maniera spontanea, hanno manifestato la volontà di sottoporsi alla somministrazione del vaccino anti Covid-19.
Nell’ambito di tale servizio, sono state impiegate circa 250 unità appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza e alla Polizia Metropolitana. Tra questi era presente anche personale della Digos, dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Reggio Calabria e del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica per la Calabria di Reggio Calabria. Nell’area delle Tendopoli ha, inoltre, operato personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di San Ferdinando, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, dell’ASP di Reggio Calabria e di varie associazioni benefiche. Al termine dei lavori, sono stati censiti all’interno della Tendopoli 208 dimoranti, di cui 112 hanno espresso parere favorevole alla vaccinazione anti Covid-19.
La Caritas della diocesi di Oppido – Palmi Caritas ha messo in campo un’idea per scuotere la coscienza dei più giovani riguardo alle tendopoli e all’accoglienza.
Quando compriamo possiamo provare a fare la nostra parte. Come? Premiando le aziende calabresi che tutelano dignità e salute dei lavoratori. Molte vittime della tratta degli esseri umani giunte in Calabria finiscono nelle mani di sfruttatori. Si tratta di un fenomeno spesso reso “invisibile”.
Sacchi a pelo e coperte. Così i ragazzi provano a mitigare la durezza dell’inverno nella Piana. Ad accompagnarli c’è il direttore Caritas della diocesi di Oppido, il diacono Cecè Alampi.
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