Avvenire di Calabria

Al "momento della vergogna" deve seguire il momento dell'azione", l'appello e le richieste lanciate da Caritas Internationalis

Caritas Internationalis: «Basta alle tragedie umane consumate nell’indifferenza»

Redazione web

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A seguito dell’ennesima tragedia nel Mar Mediterraneo, Caritas Internationalis leva la propria voce per condannare l’indifferenza e la mancanza di volontà politica che tra il 21 e il 22 aprile hanno portato alla morte di oltre 130 migranti al largo delle coste libiche. La confederazione chiede che vengano posti in essere meccanismi atti a tutelare i diritti e la dignità dei migranti lungo il loro tragitto, che vengano garantite vie sicure e legali di migrazione e che venga intensificato il sostegno alle comunità locali nei Paesi di origine così da prevenire le cause della migrazione.
«Al momento della vergogna, come è stato giustamente chiamato dal Santo Padre, deve seguire il momento della volontà politica, dell’accoglienza, della legalità e dell’azione», afferma Aloysius John, Segretario generale di Caritas Internationalis. «Non possiamo continuare a volgere lo sguardo altrove o ad assistere al triste e ignobile scenario di governi che scaricano le responsabilità l’un l’altro a danno di vite umane, il cui valore sembra oggi inesistente».
Una settimana dopo la tragedia avvenuta nel Mar Mediterraneo, mentre l'interesse dei media su quanto accaduto inizia a scemare, Caritas Internationalis lancia il proprio appello per mantenere alta l'attenzione sul dramma dei migranti e per far sì che all'indignazione seguano azioni concrete. «Dobbiamo sentirci tutti responsabili e non dimenticare che i migranti lasciano i loro Paesi a causa della nostra ingiusta società moderna che non permette loro di vivere dignitosamente in patria», aggiunge John.
Caritas Internationalis è in costante contatto con i migranti, conosce e condivide le loro sofferenze, e fa del suo meglio per curare le loro ferite, per offrire loro conforto e consolazione e per preservare la loro umanità. Caritas è attiva nei loro Paesi d'origine, promuovendo programmi volti a sradicare le cause della migrazione. Caritas accompagna i migranti nei Paesi che attraversano lungo il loro viaggio, dando loro cibo e acqua, un luogo in cui vivere, supporto psicologico e anche informazioni circa i loro diritti e i pericoli in cui incorreranno lungo la loro strada. Caritas accoglie i migranti nei loro Paesi di arrivo, aiutandoli a integrarsi.
Il Mar Mediterraneo è il luogo di sepoltura di migliaia di questi migranti e continuerà ad esserlo se la comunità internazionale non si deciderà ad agire. La chiusura delle frontiere è un gesto ipocrita, perché la causa principale della povertà nelle nazioni di origine dei migranti risiede nelle scelte politiche, economiche e geostrategiche dei Paesi ricchi che favoriscono lo sfruttamento delle risorse locali, in complicità con leader corrotti che si mantengono al potere opprimendo la loro popolazione.
«Come ha osservato Papa Francesco “questi migranti erano esseri umani che imploravano un aiuto che non è mai arrivato”. È una vergogna che la comunità internazionale non abbia voluto assumersi la responsabilità di salvarli. Il volto di ognuna delle vittime rappresenta una cicatrice di violenza, miseria, povertà, fame e impotenza. Stavano entrando nelle fauci della morte con la speranza di poter trovare una vita migliore altrove», afferma Aloysius John.
La confederazione Caritas crede fermamente che non si possa trovare una soluzione sostenibile e duratura per prevenire tali tragedie, se manca la volontà politica di promuovere la crescita dei Paesi meno sviluppati, e se non si compiono tutti gli sforzi volti a sostenere la democrazia attraverso la partecipazione della gente.
Dopo questa ennesima tragedia, avvenuta nell'indifferenza mondiale, e in linea con i "Venti Punti d'Azione", formulati dalla Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Caritas Internationalis chiede ai decisori politici di:
• Adottare meccanismi che permettano una migrazione sicura e legale dei migranti e dei rifugiati, per evitare il ripetersi di nuove stragi nel Mar Mediterraneo
• Fare quanto è possibile per accogliere dignitosamente i migranti in quanto vittime dello sfruttamento e della corruzione
• Stanziare aiuti internazionali per promuovere microprogetti sostenibili a livello comunitario che contribuiscono a contrastare la migrazione per fini di sopravvivenza.
• Offrire ampio sostegno alle ONG impegnate nell'accoglienza e nell'accompagnamento dei migranti affinché possano portare avanti la loro missione.

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