Avvenire di Calabria

Messo a disposizione dalla Regione e rivolto a nuclei sotto i 6 mila euro di Isee

Caro libri in Calabria, un bonus da 200 euro per le famiglie in difficoltà

Il vicepresidente Princi: «Il nostro impegno è garantire il diritto allo studio per tutti»

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Poco più di due settimane. E poi suonerà la prima campanella che sancirà il ritorno tra i banchi di scuola. La maggior parte delle famiglie è già alle prese con i preparativi per consentire ai propri figli di affrontare al meglio il nuovo anno scolastico.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Quando si parla di preparativi, il riferimento è soprattutto alla spesa da affrontare in particolare per l'acquisto di libri di testo. E che spesa, guardano alle stime delle associazioni di categoria. Federconsumatori, addirittura, parla di rincari di oltre il 4% che tradotto significa quasi 700 euro a studente di scuola secondaria per i soli libri di testo. Cifra che supera i mille euro ad alunno se ci aggiungiamo anche il corredo (quaderni, penne, astuccio, zaino etc.). Mille euro circa complessivi, invece, per gli alunni della scuola media.

Caro libri, interviene il Bonus

Ad intervenire a sostegno delle famiglie, ma non per tutte, c'è il cosiddetto Bonus libri che gli enti locali mettono a disposizione per agevolare le famiglie con figli che frequentano la scuola, indipendentemente dall'ordine e del grado. Si tratta di una misura che viene riproposta ogni anno, ma sempre con lo stesso obiettivo: sostenere i nuclei in difficoltà economiche per garantire ai figli il diritto allo studio.

Hanno diritto al bonus libri le famiglie i cui figli frequentano scuole secondarie di primo o secondo grado, ovvero scuole medie o superiori; pubbliche, paritarie o iscritte nell’Albo regionale delle scuole non paritarie; formative accreditate dalla Regione che erogano percorsi triennali o quadriennali di istruzione professionale.

Il voucher in Calabria, ecco come ottenerlo

Tra le Regioni in cui, ad oggi, è in vigore il Bonus libri c'è anche la Calabria. I bandi vengono gestiti a livello comunale e sono rivolte a famiglie con un reddito Isee fino a un massimo di 6 mila euro.

In particolare la Regione Calabria ha approvato nel maggio scorso un "voucher" (Io studio 2023) riconoscendo agli studenti delle scuole superiori un buono di 200 euro per l'acquisto di libri di testo, biglietti e abbonamenti per l'uso dei mezzi di trasporto e l'accesso a beni e servizi di carattere culturale.


PER APPROFONDIRE: Scuola: Bordignon (Forum famiglie), «diritto allo studio a rischio con caro libri. Prevedere detraibilità della spesa»


La domanda può essere inviata direttamente all’istituto scolastico frequentato. Quindi i genitori degli alunni in possesso dei requisiti per accedere alla borsa di studio (oppure gli stessi ragazzi se maggiorenni) devono rivolgersi alla propria scuola per conoscere termini e modalità di presentazione delle richieste.

L’erogazione del contributo avviene tramite la formazione di una graduatoria, con priorità agli ISEE più bassi. Il pagamento del voucher sarà effettuato dal Ministero dell’Istruzione e i diretti interessati saranno informati tramite comunicazioni.

Princi: «La Regione pronta a sostenere le famiglie in difficoltà già dal nuovo anno scolastico»

«Insieme alle altre misure previste a tutela delle famiglie per il nuovo anno scolastico abbiamo previsto borse di studio legate al modello Isee, al reddito oltre che al merito, da assegnare agli studenti delle scuole superiori, per il tramite diretto dei genitori», afferma la vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Giusi Princi, con delega alla pubblica istruzione.

L'intento, spiega Princi, è sostenere gli studenti «per far fronte ai costi sostenuti per l’acquisto dei libri, del corredo scolastico, dell’abbonamento relativo ai trasporto degli studenti pendolari. Sin dal nostro insediamento ci siamo posti il problema di sostenere i costi a cui vanno incontro le famiglie per tutelare il diritto allo studio dei propri figli». 

Articoli Correlati