Avvenire di Calabria

L'ordinazione sacerdotale, presieduta da monsignor Vincenzo Bertolone, si è tenuta lo scorso 7 luglio presso la Basilica dell'Immacolata

Catanzaro ha un nuovo presbitero: è don Saverio Menniti

Redazione Web

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La comunità diocesana di Catanzaro in festa: il 7 luglio, nella Basilica dell'Immacolata di Catanzaro per l’ordinazione presbiterale di don Saverio Menniti. A presiedere il sacro rito di ordinazione è stato l’Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, alla presenza anche del vescovo emerito, mons. Antonio Cantisani,e di numerosi presbiteri.
Don Saverio, 25 anni di età, appartiene alla parrocchia “Santa Barbara” di Catanzaro. Ha maturato la vocazione all’interno della spiritualità del Movimento Apostolico assieme anche al fratello sacerdote, don Diego. Si è formato a Catanzaro nel Seminario liceale arcivescovile e nel Seminario teologico regionale “San Pio X”.
“Oggi è giorno di festa per la nostra comunità diocesana - ha detto nell’omelia Mons. Bertolone - e, in particolare per la città di Catanzaro: Saverio, per l’imposizione delle mani del Vescovo, completato il prescritto periodo di formazione iniziale, viene innestato nel Collegio presbiterale della nostra arcidiocesi. Rendiamo, perciò, lode e ringraziamo, con una sola voce, la Santissima Trinità, che rende possibile tutto questo: lodiamo e ringraziamo Gesù Cristo, il quale manda questo nuovo operaio nella sua messe; lodiamo e ringraziamo il Padre, il quale ci accarezza, ci porta in braccio e ci allatta come una madre, in mezzo al popolo di Dio; lodiamo e ringraziamo lo Spirito Santo Amore, che oggi riempie con l’abbondanza dei suoi doni questo nuovo ministro ordinato, perché con mitezza, povertà, piccolezza segua il Maestro e lo serva con generosità e dedizione verso le persone che gli saranno affidate”.
Nel ricordare a tutti i presenti la grandezza del ministero sacerdotale, l'Arcivescovo ha concluso la sia profonda omelia richiamando le parole dell'Apostolo Paolo.«Intorno all’altare accogliamo l’invito che san Paolo rivolge a Timòteo: “Ti ricordo i ravvivare il dono che hai ricevuto con l’imposizione delle mie mani”. Questo invito il Vescovo Vincenzo lo rivolge a te, Saverio, ed anche a voi, cari presbiteri: “Ricordati di ravvivare il dono di Dio che hai ricevuto con l’imposizione delle mani”. Il dono ricevuto è bellissimo, ma tremendo, affascinante ma terribile. Perché? Perché è la cosa più bella che possa capitare a un uomo: diventare, per la grazia dell’imposizione delle mani del suo Vescovo, Gesù per la sua gente, Gesù attraverso la sua umanità, Gesù attraverso la propria fede».
«Grande è la mia gratitudine al Signore - queste le parole di don Saverio -, per aver segnato la mia vita all’interno di una famiglia cristiana, che ha saputo guidarmi attraverso un’attenzione particolare verso gli ultimi, assaporando la spiritualità del Movimento Apostolico, che ha come carisma il ricordo della Parola del Signore al mondo». Grande la commozione dei genitori di don Saverio, che sono stati circondati dall’affetto di molti fedeli giunti anche da Lamezia Terme, da Soverato (dove lavora da anni come primario il dottor Ippolito Menniti) e dai luoghi dove il candidato ha svolto i ministeri negli anni di formazione.

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