Avvenire di Calabria

Celam: si conclude oggi l’incontro di lancio della Pastorale latinoamericana delle persone di strada. Card. Rueda (arcivescovo Bogotá), “più integrazione, umiltà e capacità di servire”

di Redazione Web

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“Ho imparato – ha detto il porporato – che c’è bisogno di un’integrazione tra le espressioni cattoliche e i movimenti di servizio, perché molte volte siamo paralleli, non ci conosciamo… Dovremmo anche integrarci, perché questa è una questione ecumenica, con tante confessioni religiose, con i pastori che escono anche loro per strada motivati dalla loro fede, per servire coloro che sono qui sdraiati sulla strada senza sapere il loro nome, spesso senza conoscere la loro storia, ma che sono grati quando ci avviciniamo a loro senza paura e senza disgusto”.

Per quanto riguarda il ruolo che la Chiesa è chiamata a svolgere nella Pastorale della gente di strada, il primate della Colombia ha ricordato che si tratta di persone veramente povere, che soffrono profondamente per l’indifferenza. Per questo motivo, ha fatto riferimento alla necessità di stare con loro, di dialogare, di mangiare con loro, di lavare loro i piedi, di ungerli, di portare loro la spiritualità e anche di condividere la ricchezza della loro spiritualità: “Impariamo da loro più di quanto possiamo insegnare loro. Ma c’è una cosa che deve caratterizzare la nostra vicinanza a loro: l’umiltà e la capacità di servire. Essere quella bella Chiesa che si aggira per le strade”, ha osservato.



Fonte: Agensir

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