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Deliberata dalla Giunta la manutenzione straordinaria per il centro diurno per persone disabili a Catona. L’assessore alle Politiche sociali e Welfare: «Un’altra parte della struttura sarà dedicata al “Dopo di noi”. Sono servizi di cui la città necessita e che, col Piano di zona in atto, potenzieremo sul territorio».
Nell’ultima seduta la Giunta comunale ha deliberato la manutenzione straordinaria dell’immobile destinato a centro diurno per persone disabili a Catona. È stato infatti approvato il progetto esecutivo per l’importo di 500 mila euro dal Poc Metro grazie a una delibera del settore Lavori pubblici.
Un investimento importante dal punto di vista sociale che si somma alle attività messe in campo dall’Amministrazione Falcomatà sin dal suo insediamento, spiegano da Palazzo San Giorgio e come chiarisce Lucia Anita Nucera, Assessore alle Politiche sociali e al Welfare, a margine della seduta.
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«È stato approvato il progetto definitivo di gara per la ristrutturazione dell’immobile ed è certamente una buona notizia per il centro diurno di Catona, un servizio fondamentale sul quale abbiamo sempre investito negli anni», le parole di Nucera.
Si tratta, spiega ancora Nucera, «di una struttura di proprietà della Regione. Fu attivata grazie a un protocollo firmato dall’allora sindaco Italo Falcomatà. Successivamente è nato un percorso per disabili adulti, gestito da una cooperativa che ha mostrato negli anni di funzionare, portando giovamento agli ospiti e fornendo sostegno e collaborazione alle famiglia. Dopo tanto tempo, per varie vicissitudini, questa struttura ha bisogno di una manutenzione importante e qui interviene la delibera».
«I lavori riguarderanno soprattutto il piano superiore – ha aggiunto l’assessore - e, grazie ai fondi, potremo finalmente intervenire. Una parte della struttura è adibita a centro per disabili adulti, ma un’altra parte sarà dedicata al “Dopo di noi”. Sono servizi di cui la città necessità, servizi che col Piano di zona in atto potenzieremo sul territorio, considerata la richiesta da parte delle famiglie e noi non possiamo non ascoltarle. Sono felice per i ragazzi ospiti e per i genitori che da anni aspettavano questo cambiamento».
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