Avvenire di Calabria

L’ambiziosa idea è della Regione. Nei giorni scorsi riunito un tavolo con esperti di settore

Chiese e luoghi simbolo della cultura italo-greca in Calabria patrimonio Unesco

L’assessore Varì: «Per l’iter, avviato un percorso di lavoro condiviso»

di Redazione Web

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L'ambiziosa iniziativa della Regione Calabria ha preso il via con l'avvio dell'iter per la candidatura di luoghi simbolo per il loro valore storico, culturale e naturalistico.

Al centro della proposta si trovano il centro storico della città di Gerace e quattro edifici monumentali di grande rilievo: il Battistero di Santa Severina, l'Oratorio di San Marco a Rossano, la Cattolica di Stilo e il Monastero Ortodosso di San Giovanni Theristìs a Bivongi.

Luoghi simbolo della cultura greco-bizantina

Questi siti, insieme, formano un complesso che testimonia in modo significativo la cultura greco-bizantina nel Mediterraneo. La proposta di candidatura, avanzata dalla Regione, è stata recentemente discussa presso gli uffici della Cittadella di Germaneto in un incontro presieduto dall'assessore regionale allo sviluppo economico e attrattori culturali, Rosario Varì.


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All'incontro hanno partecipato dirigenti e funzionari del Dipartimento sviluppo economico, rappresentanti del Ministero della Cultura, della direzione regionale Musei e dei comuni di Gerace, Bivongi, Corigliano-Rossano, Santa Severina e Stilo. La prima fase dell'iter di candidatura, illustrata dal professor Francesco Maria Spanò, si è conclusa lo scorso dicembre 2023 con l'inserimento del progetto "Testimonianze della cultura italo-greca tra Alto e Basso Medioevo" nella lista propositiva dei siti candidati dall'Italia a diventare patrimonio UNESCO.

Iter condiviso, saranno istituiti due comitati

«L'inserimento nella Tentative List rappresenta l'inizio di un percorso molto articolato e complesso, che richiede un impegno straordinario da parte di tutti i soggetti coinvolti», ha dichiarato l'assessore Varì al termine dell'incontro. «Questo è uno sforzo collettivo per valorizzare l'intero territorio calabrese, con importanti ricadute sulle comunità locali che dovranno essere coinvolte attivamente nel processo di candidatura».


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L'obiettivo è avviare un percorso di lavoro condiviso, il cui primo passo formale sarà la sottoscrizione di un protocollo d'intesa per l'istituzione di due comitati: uno istituzionale, per definire l'indirizzo strategico e la governance del percorso, che includerà anche le autorità ecclesiastiche, e uno tecnico-scientifico, dotato di competenze specialistiche.

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