
Tobia entra al Gom: cura e dignità per tutti
La commissaria Tiziana Frittelli: «Ascolto, accoglienza e accompagnamento sono le parole chiave per garantire dignità e diritto alla cura anche nelle situazioni complesse»
Il centro diurno per Disabili Mentali “Armonia”,di Reggio Calabria, gestito dalla Cooperativa sociale Onlus “Libero Nocera”, è sul punto di chiudere dopo 1 anno di convenzionamento con l’Asp di Reggio Calabria. Avviato dalla Cooperativa nel 2008, in gestione autonoma e gratuita , ha ottenuto il convenzionamento con l’ASP 5 nell’aprile del 2015 dopo espletamento di gara pubblica d’appalto, per la durata di un anno con possibilità di proroga. A tutt’oggi però, a distanza di tre mesi dalla scadenza, non c’è stata data alcuna risposta in merito all’eventuale prosecuzione. I genitori, gli utenti, e i volontari del Centro Armonia dopo mesi di proteste e di richieste di aiuto rivolte alle istituzioni, continuano la loro battaglia e non mollano. Da mercoledi 3 dalle ore 10,00 alle ore 13,00 ad oltranza continueranno a presidiare le aree attorno la direzione generale dell’Asp 5 fino a quando non verrà dato loro un centro dove possano frequentare i loro figli. Il presidio ha come motivazione la rappresentazione dell’imminente chiusura del Centro Diurno Psichiatrico “Armonia” generato dalla mancata proroga del servizio. Dure le parole espresse dal presidente della cooperativa, Gaetano Nucera: “E’profonda la rabbia e la delusione dei genitori dei ragazzi assistiti dal Centro. La sospensione della protesta a seguito dell’incontro tenutosi l’otto di luglio con il commissario dell’Asp dott. Brancati, che aveva fatto sperare in una conclusione positiva della vicenda, (proroga del servizio fino all’espletamento delle necessarie pratiche volte all’accreditamento con il Servizio Sanitario Regionale, previsto per il 2017) alla fine non ha portato a nessun risultato positivo.La burocrazia inconcludente non ha prodotto nulla, ha solo illuso genitori, ammalati e operatori. Ai responsabili della sanità pubblica reggina era stato chiesto un impegno chiaro e deciso in questo senso ma nulla di questo c’è stato, un lavarsi le mani generale compresa la politica e gli amministratori pubblici ( quando si è trattato di inaugurare il centro diurno tanti politici, dalla Regione al Comune, erano li in prima fila ) che sono spariti, adesso forse non cera da fare nessuna passerella. Pertanto da domani a oltranza i genitori con i loro figli, insieme ai volontari e gli operatori dell’Armonia ancora una volta vorranno far sentire la loro voce e non vogliono perdere la speranza. Invitano l’opinione pubblica a stringersi a loro e a condividere questa azione di civiltà”.
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