Avvenire di Calabria

Ciotti su minacce a don Ennio: «Il problema è chi lascia fare»

Ieri sera persone non identificate hanno appeso allo specchietto dell'auto del sacerdote calabrese una busta contenente la carcassa di un capretto.

Redazione Web

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Persone non identificate hanno messo in atto un’intimidazione ai danni di don Ennio Stamile, coordinatore per la Calabria di Libera. Mentre il sacerdote cenava in un ristorante di Cetraro, un centro dell’alto Tirreno cosentino, qualcuno ha legato allo specchietto retrovisore esterno della sua automobile un sacco del tipo usato per la spazzatura contenente la carcassa di un capretto. A cena con don Ennio, insieme ad alcuni scout, c’era il sindaco di Cetraro, Angelo Aita. Sono stati subito avvertiti i carabinieri, che sono giunti sul posto ed hanno sequestrato la carcassa del capretto.

Don Ennio Stamile, ai militari, secondo quanto si è appreso, ha detto di non sapersi spiegare i motivi dell’intimidazione. Le indagini avviate dalle forze dell'ordine, riguarda il movente dell’intimidazione, non escludono alcuna ipotesi.

Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, è suibito intervenuto sull'accaduto: «Ancora una grave atto intimidatorio che sollecita le nostre coscienze ad essere più vigili, e che ci richiama a sentire sempre prepotente dentro di noi il morso del più, del dare e impegnarci di più. La strada da percorrere nella lotta alla criminalità organizzata, alle illegalità è ancora lunga dove ognuno, la politica, le istituzioni, i cittadini sono chiamati a fare la propria parte. Resistere vuol dire esserci, fare, assumerci la nostra quota di responsabilità. Perchè il problema più grave non è tanto chi fa il male, ma quanti guardano e lasciano fare. Siamo vicini a Don Ennio e andiamo avanti, senza paura e senza alcuna esitazione consapevoli che il nostro impegno non subirà alcun cedimento».

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