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Il vertice previsto la scorsa settimana è saltato per motivi personali del sindaco Falcomatà, ma la la strada sembra comunque segnata: la Regione vuole concludere l'iter per assegnare deleghe e funzioni alla città metropolitana di Reggio Calabria.
Dopo otto anni di attesa, la Città metropolitana di Reggio Calabria potrebbe finalmente ottenere le deleghe che le spettano. La Regione Calabria ha infatti avviato l’iter per l’approvazione della legge di riordino delle funzioni, un passo fondamentale per il rilancio del territorio metropolitano.
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Nonostante la legge Delrio del 2014 abbia introdotto le Città Metropolitane come nuovi enti di governo delle grandi aree urbane, con l’obiettivo di renderle più efficienti e vicine ai cittadini, attribuendo alcune funzioni fondamentali, la metrocity reggina, fino ad oggi, ha continuato ad operare come ogni altro ente intermedio provinciale.
Adesso si apre una nuova prospettiva, nonostante l’atteso incontro tra i vertici di Regione e Palazzo Alvaro in programma esattamente una settimana fa (il 21 marzo) sia saltato per impegni imprevisti dell’ultima ora, non di natura politica, che hanno coinvolto il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà.
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L’attuazione delle deleghe previste dalla legge Delrio consentirà di affrontare con maggiore efficacia le questioni di pianificazione territoriale, sviluppo economico, mobilità, tutela ambientale e molti altri aspetti cruciali legati al benessere dei cittadini e alla crescita del territorio.
L’assegnazione di competenze specifiche in materia di pianificazione strategica e territoriale permetterà alla Città metropolitana di disegnare e implementare visioni di lungo termine per lo sviluppo del territorio.
Con le nuove funzioni, inoltre, l’ente potrà assumere un ruolo attivo nella promozione e nel coordinamento dello sviluppo locale che, tradotto, significa: maggiore capacità di attrarre investimenti, supportare le imprese, stimolare l’innovazione e favorire la creazione di nuove opportunità di lavoro, con particolare attenzione alle peculiarità e alle esigenze del territorio metropolitano.
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L’attribuzione delle deleghe in materie di trasporti e viabilità consentirà inoltre di pianificare e gestire in maniera integrata la mobilità interna dell’intera area metropolitana, consentendo di migliorare connettività e ottimizzare le reti di trasporto pubblico e privato, oltre che promuovere soluzioni di mobilità sostenibile. Insieme alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale e paesaggistico, inoltre, l’ente metropolitano potrà giocare un ruolo chiave nelle politiche dell’istruzione e della formazione professionale.
Insieme alle funzioni, poi, arriverebbero le risorse. Aumenterebbe, inoltre, anche il potere contrattuale pur in ambiti non di stretta competenza dell’ente intermedio, come la sanità, che rientrano indirettamente nella pianificazione strategica, propria delle funzioni dell’ente. Stesso discorso vale anche per i servizi sociali, nel momento in cui la norma prevede che la città metropolitana promuove e coordina lo sviluppo economico e sociale. Questo è l’altro filone: l’idea di strutturare il sistema di servizi pubblici fa pensare ad un governo del territorio, alla base del quale c’è una visione.
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Qualunque opera pubblica, dalla scuola a una strada, assume un senso nel momento in cui diventa strumento per gestire e garantire servizi. Le aspettative sono tante. Ciò che è certo affinché l'ente assuma efficacia e possa riempirsi di senso, la Città metropolitana ha bisogno di una governance efficace per poter affrontare le sfide del futuro e per contribuire allo sviluppo economico e sociale del suo territorio. L’aspettativa è che la Regione approvi la legge di riordino in tempi brevi.
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