Avvenire di Calabria

Riccardo Mauro, vicesindaco della MetroCity, ha illustrato i passaggi burocratici in atto: da sbloccare 162 progetti che cambieranno il territorio

Città metropolitana, si parte? «Ecco 122 cantieri in 97 comuni»

Riccardo Mauro *

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Prendete 133,4 milioni di euro di risorse europee e distribuiteli per i 97 Comuni che compongono la «grande famiglia» della Città Metropolitana di Reggio Calabria. La filosofia che ha ispirato la nostra amministrazione è tutta qui. Si fonda su partecipazione e condivisione, su un programma unitario di crescita complessiva dei diversi territori per ridisegnare l’intero impianto di quella che era la vecchia provincia reggina. Noi abbiamo messo a loro disposizione lo strumento finanziario che, tradotto dal burocratese, diventano gli ormai celeberrimi “Patti per il Sud”, ovvero: quell’accordo col Governo che punta a definire gli interventi prioritari e trainanti, le azioni da mettere in campo e gli eventuali ostacoli da rimuovere, la tempistica e le reciproche responsabilità. Ogni Comune, poi, ha sfruttato l’opportunità nel tentativo di creare sviluppo, crescita, rimodulazione dell’esistente per dare vita ad un futuro più armonioso. Così, esistono realtà che hanno ottenuto fondi superiori al loro stesso bilancio annuale, finanziamenti ovviamente vincolati su progetti specifici di trasformazione urbana. E capita che, grazie ai “Patti per il Sud” ed alle linee guida indicate dai diversi enti territoriali, la gran mole di investimenti riguarda i settori delle infrastrutture e del turismo, fattori di crescita dati troppo spesso per scontati ma che, negli anni, non hanno mai avuto strumenti ed opportunità compatibili alla soddisfazione completa, stabile e definitiva del loro reale potenziale.

Immaginiamo, per esempio, che presto avremo un litorale costiero che, da Villa San Giovanni fino a Melito Porto Salvo, sarà complessivamente ristrutturato rendendo universale l’antico rapporto che lega i nostri territori al patrimonio unico ed inestimabile che è il nostro Mar Mediterraneo. Immaginiamo anche la grande maturità di quei comuni dell’Area Grecanica che, pur rinunciando ad un pezzettino della propria sovranità, stanno consentendo la costruzione di un percorso che unisce l’intero entroterra jonico. Un cammino di sviluppo responsabile, profondo, solidale che segna un cambiamento radicale nella gestione dei «rapporti di vicinato» e nelle prassi di quella buona amministrazione che accompagna il cittadino in termini di educazione civica e rispetto di ciò che lo circonda.

Immaginiamo anche la montagna, le pendici dell’Aspromonte che sognano di poter diventare approdo turistico totalizzante con un percorso di “Snow tubing”, un altro di sci di fondo, una pista di sci alpino e la neve presente anche d’estate. Ma immaginiamo anche la sicurezza degli edifici scolastici, l’efficientamento dei sistemi energetici delle scuole e di numerosi edifici pubblici, l’adeguamento degli impianti di depurazione, l’implementazione dei sistemi di raccolta dei rifiuti solidi urbani, di quelli delle mobilità sostenibile, la valorizzazione delle aree rurali, il recupero dei valori storici, urbanistici, architettonici, ambientali e paesaggistici di intere aree che costituiscono l’autentico tesoro della nostra terra. Una Città Metropolitana, dunque, da riscoprire e rendere appetibile agli occhi dei turisti e funzionale alle esigenze ed ai bisogni dei residenti.

C’è da dire, tuttavia, che non è tutto oro quello che luccica. La buona volontà non basta, purtroppo, quando si presentano problemi strutturali che impongono un rallentamento ai piani di sviluppo. Perché problemi ce ne sono e sono, comunque, sempre tanti. Primo fra tutti il taglio vertiginoso dei trasferimenti statali che obbligano i Comuni a dei veri e propri esercizi per la sopravvivenza. La gestione dei finanziamenti per la realizzazione di progetti da convertire in opere compiute si scontra, ahimè, con carenza di personale, bilanci dissestati o in fase di predissesto. Per questo ci stiamo impegnando per la modifica della legge Del Rio sul riordino delle Città metropolitane. I “Patti per il Sud” che rappresentano un esperimento sociale fondamentale.

Basti pensare che, in attesa della rimodulazione del Piano da sottoporre ai Governo, ben 122 progetti sono in corso, altri 51 in fase di affidamento, 44 in procinto d’esecuzione ed altri 67 in avvio di progettazione. Un mondo in continua evoluzione. Il nostro pensiero è sempre e comunque rivolto al miglioramento del presente nella consapevolezza che, soltanto attraverso una programmazione oculata e partecipata, si possa innestare nelle menti delle prossime generazioni la consapevolezza che la Città metropolitana è e sarà luogo di crescita, sviluppo, coesione sociale. Ogni singolo euro che arriverà dall’Europa sarà speso e rendicontato come goccia di un mare che bagna le nostre speranze. Le speranze di chi è capace di tenere i piedi piantati al suolo e di sognare con gli occhi aperti e rivolti al domani.

* vicesindaco Città Metropolitana di Reggio Calabria

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