Avvenire di Calabria

Clima: Unicef, l’innalzamento delle temperature in Asia del Sud può mettere a rischio la salute dei bambini

di Redazione Web

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“L’Unicef è molto preoccupato per la salute e la sicurezza dei neonati e dei bambini piccoli” nell’Asia meridionale, in quanto “le condizioni debilitanti di ondate di calore si stanno diffondendo in diversi Paesi”. Lo dichiara Sanjay Wijesekera, direttore regionale Unicef per l’Asia del Sud, esortando genitori, persone che si occupano di bambini e operatori sanitari a proteggere i più piccoli da colpi di calore e disidratazione. In molti Stati settentrionali dell’India, tra cui Delhi, le temperature sono salite a 43-47°C due domeniche fa, secondo l’avviso di ondata di calore di 5 giorni emesso dal Dipartimento meteorologico indiano il 20 maggio. In Pakistan è prevista una forte ondata di calore dal 23 al 27 maggio, secondo un avviso del Dipartimento meteorologico pakistano. Il governo del Punjab ha chiuso le scuole dal 25 al 31 maggio. Secondo un’analisi dell’Unicef basata sui dati del 2020, il 76% dei bambini sotto i 18 anni dell’Asia meridionale – 460 milioni – è stato esposto a temperature estreme, in cui 83 o più giorni in un anno superano i 35°C. Inoltre, l’Unicef ha stimato che il 28% dei bambini dell’Asia meridionale è esposto a 4,5 o più ondate di calore all’anno, rispetto al 24% a livello globale. Secondo il Children’s climate risk index dell’Unicef del 2021, i bambini di Afghanistan, Bangladesh, India e Pakistan sono a “rischio estremamente elevato” per gli impatti dei cambiamenti climatici.
“L’aumento delle temperature in Asia del Sud può mettere a rischio la salute di milioni di bambini se non vengono protetti o idratati – sottolinea Wijesekera -. A differenza degli adulti, i bambini non sono in grado di adattarsi altrettanto rapidamente agli sbalzi di temperatura. Non possono eliminare il calore in eccesso dal corpo, il che può portare a disidratazione, aumento della temperatura corporea, battito cardiaco accelerato, crampi, forte mal di testa, confusione, svenimento e coma nei bambini piccoli. La disidratazione può causare colpi di calore e diarrea. Può anche comportare un aumento del rischio di condizioni respiratorie croniche, disfunzioni di organi come l’insufficienza renale e problemi cronici dovuti a difetti congeniti”. Unicef consiglia quindi ai genitori e a chi si prende cura dei bambini di “essere particolarmente vigili nel mantenerli idratati durante la giornata. Per proteggere i bambini da malattie legate al caldo, dovrebbero controllare regolarmente se il bambino ha sete, suda, sente caldo, vomita, ha la bocca secca e appiccicosa o ha mal di testa. È importante assicurarsi che il bambino sia vestito in modo non aderente”. Per i bambini piccoli, “impacchi di ghiaccio, ventilatori o acqua nebulizzata possono aiutare a ridurre la temperatura corporea, mentre l’immersione in acqua fredda può aiutare i bambini più grandi. I genitori dovrebbero portare il bambino alla struttura sanitaria più vicina se non risponde bene, se ha la febbre alta, se ha le vertigini o se respira velocemente”.

Fonte: Agensir

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