
Per la giornata del Jazz Francesco Cafiso e la Rhegium Orchestra
Ritorna a Ecojazz dopo 10 anni dalla sua ultima esibizione nel 2015 coinvolgendo gli spettatori
Si è concluso da pochi minuti il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura, convocato dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari alla presenza dell'Arcivescovo di Reggio Calabria, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini e trenta parroci delle parrocchie cittadine.
Da quanto emerge durante l'incontro si è ribadita l'impellente necessità di rinsaldare il patto interistituzionale per favorire una rinnovata azione educativa rivolta, soprattutto, alle giovani generazioni. In tal senso il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, ha ribadito la grande vicinanza della Chiesa diocesana nel supplire ai vuoti sociali creati dall'azione pervasiva della criminalità organizzata.
L'impegno comune, il cui coordinamento farà capo al Prefetto Michele Di Bari, è quello di avviare una serie di incontri con tutte le zone pastorali al fine di comprendere l'esigenze dei vari territori e di rilanciare l'attività formativa, volta in principal modo a ripristinare il concetto di legalità e amore per il Bene Comune, attraverso degli appuntamenti di confronto.
Un esempio concreto potrebbe essere la possibilità di calendarizzare degli incontri tra i magistrati in forza alla Procura di Reggio Calabria, le forze dell'ordine e le parrocchie della Città per far conoscere da vicino gli sforzi dello Stato nel contrasto al malaffare. Ma non solo: saranno avviati percorsi di educazione alla legalità e alla lotta al malaffare, da attuarsi non solo nelle parrocchie, ma anche nelle scuole durante l'ora di insegnamento della religione cattolica.
Chiesa e Stato, quindi, decidono di affrontare il "problema-'ndrangheta" a Reggio Calabria partendo dall'educazione e dai giovani.
Ritorna a Ecojazz dopo 10 anni dalla sua ultima esibizione nel 2015 coinvolgendo gli spettatori
Il presidente dell’Accademia Internazionale del Bergamotto, Vittorio Caminiti, ha illustrato le novità dell’edizione 2025 Il
Riaperto il caso delle “navi a perdere” grazie a nuovi fondi e a un’inchiesta giornalistica che riaccende interrogativi mai risolti.