Avvenire di Calabria

Ha militato sempre tra le fila della Democrazia cristiana, eletto per la prima volta nel 1956 fu il più giovane consigliere d'Italia

Comune di Reggio Calabria, si è spento l’ex consigliere e assessore Pietro Araniti

Martedì 16 maggio sarà allestita la camera ardente a Palazzo San Giorgio. Alle 16 i funerali a Gallico Marina

di Redazione Web

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Si è spento ieri, 14 maggio, all’età di 89 anni, il dottor Pietro Araniti. Pietro Araniti è stato un amministratore pubblico della Città e della Provincia di Reggio Calabria, ininterrottamente per 36 anni, dal 1956 al 1992.

Araniti ha portato avanti il proprio servizio alle Istituzioni con passione e dedizione verso i propri concittadini. Ha iniziato la propria attività politica seguendo l'esempio dello zio, Domenico Araniti, consigliere comunale nel primo dopoguerra.


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Eletto nelle file della Democrazia Cristiana per la prima volta al consiglio comunale nel 1956, all'età di 22 anni fu il più giovane consigliere comunale dei comuni capoluogo di provincia, al tempo in cui la maggiore età si conseguiva a 21 anni.
Riconfermato consigliere comunale in tutte le tornate elettorali successive, fino al 1980, è stato più volte eletto dal consiglio quale assessore con varie deleghe: anagrafe, sport, turismo.

Si è speso in particolare per le comunità delle circoscrizioni amministrative di Gallico - Sambatello e Catona - Villa S. Giuseppe, per la costruzione di infrastrutture primarie: case popolari, acquedotti, strade, scuole. Nel 1980 la Democrazia Cristiana gli propone la candidatura alla Provincia di Reggio Calabria, quando le Province da poco avviavano le proprie funzioni amministrative.

In una elezione che vedeva contestualmente tutte le Province della Repubblica al voto, risulta eletto, con il 52% dei suffragi, secondo consigliere più votato d'Italia. Eletto assessore provinciale e riconfermato nelle medesime cariche dal 1985 al 1990, ha avuto affidate le deleghe di assessore al bilancio, finanze e programmazione economica. A quella giunta provinciale si devono diversi interventi infrastrutturali tra cui la strada Ionio-Tirreno (Rosarno-Gioiosa Ionica) ed il prolungamento a nord del lungomare di Gallico.

Anche nel proprio lavoro di dirigente della ragioneria del Consorzio per l'area di sviluppo industriale di Reggio Calabria, contribuì alla progettazione ed alla costruzione del porto di Gioia Tauro. Nuovamente candidato ed eletto al comune nel 1989, al termine di quella consiliatura concluse la propria attività amministrativa nel 1992.

Militò costantemente nello stesso partito e per la stessa aerea politica che faceva capo al Presidente del Senato e del Consiglio dei Ministri Amintore Fanfani e che vedeva come suoi riferimenti politici ed umani il Senatore Sebastiano Vincelli ed il Sindaco e Presidente della Provincia di Reggio Calabria Fortunato Licandro. Il suo impegno e la sua passione erano coinvolgenti e hanno determinato la scelta del figlio di intraprendere l'attività politica al servizio delle persone e nelle Istituzioni.

Uomo semplice e schivo, lontano dai clamori mediatici e dalle futili apparenze, ha dimostrato buon senso e saggezza ed una disponibilità straordinaria verso tutti, senza distinzione di partito o condizione sociale. Del suo percorso umano e politico alla sua famiglia ed alla sua città, oltre che il ricordo, rimane l'esempio.

La salma giungerà nella tarda serata del 15 maggio presso l'aula del Consiglio Comunale di Reggio Calabria dove sarà allestita la camera ardente che sarà aperta la mattina seguente, dalle 8.00 alle 14.30. I funerali si terranno martedì, 16 maggio, alle ore 16.00 presso la chiesa di Santa Maria di Porto Salvo a Gallico Marina dove il feretro giungerà alle ore 15.00.

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