Avvenire di Calabria

A San Nicola da Crissa trenta famiglie sperimenteranno la prima comunità energetica in Calabria

Al via la prima comunità energetica in Calabria: risparmi per le famiglie

di Redazione Web

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A San Nicola da Crissa trenta famiglie sperimenteranno la prima comunità energetica in Calabria. Risparmi fino a 250 euro per i nuclei familiari meno abbienti individuati come target dalle Istituzioni locali.

Calabria, nasce la prima comunità energetica rinnovabile

Il 16 gennaio si è inaugurata la prima Comunità energetica rinnovabile della Calabria, già operativa e allacciata alla rete. La Comunità è composta dal Comune di San Nicola da Crissa e da 30 famiglie, e si distingue per essere solidale perché soddisfa pienamente la domanda energetica delle famiglie in difficoltà economiche che vi aderiscono.


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La CER, denominata “Critaro”, è la seconda Comunità energetica rinnovabile e solidale, dopo quella ormai famosa di Napoli Est e sorge a San Nicola da Crissa, un comune di 1.253 abitanti in provincia di Vibo Valentia, situato al centro della Calabria.

Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale hanno promosso e costituito la comunità il 19 gennaio dello scorso anno; successivamente, grazie a un mutuo concessole dalla BCC della Calabria Ulteriore, la ComunitàCritaro ha commissionato a 3E environment energy economy il progetto della comunità, che l’ha sviluppata e realizzata “chiavi in mano” con un impianto fotovoltaico da 66,80 kW e un accumulo da 36 kWh, che ora è allacciato alla rete e pienamente operativo.


PER APPROFONDIRE: Comunità energetica in Calabria, una responsabilità che ci appartiene


Il sistema alimenterà le utenze della scuola su cui è installato l’impianto fotovoltaico e condividerà la restante energia immessa in rete con i 30 membri della comunità, abitanti delle case popolari. La CER permetterà a ogni famiglia della Comunità di risparmiare 250 euro e 32 tonnellate di CO2 all’anno. A questo primo impianto seguirà l’installazione di impianti fotovoltaici su altri 5 edifici comunali; alla fine di questo processo la Comunità energetica avrà circa 85 membri, a fronte di impianti per una potenza complessiva di 180 kW.

Pertanto, si realizzano benefici ambientali, sociali ed economici per il territorio: un modello da replicare per i paesi delle zone interne e per gli altri comuni.

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