
Il segreto di Francesco. La riflessione dell’arcivescovo Morrone sul Papa venuto «dalla fine del mondo»
Un momento di intensa comunione ecclesiale ha riunito la comunità diocesana di Reggio Calabria –
Oggi inizia il Convegno pastorale a Lamezia Terme. La diocesi lametina si raduna per ripartire nella propria azione di evangelizzazione e conversione del territorio. Il programma predisposto dalla Chiesa locale su input del vescovo, Giuseppe Schillaci.
«Essere Chiesa in Lamezia Terme oggi: camminare insieme». Questo il tema del Convegno pastorale diocesano che la diocesi di Lamezia Terme si appresta a vivere nei giorni 20, 21 e 22 settembre prossimi.
Un appuntamento che si propone essere un momento in cui, come sottolinea il vescovo, monsignor Giuseppe Schillaci, si vuole riprendere «con fiducia, gioia e speranza, il nostro cammino di discepoli credenti, “tutti insieme”, ognuno con il suo passo, senza dimenticare il passo degli ultimi».
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Relatore degli incontri di questa sera e di domani 21 settembre, aperti a religiosi e laici, sarà monsignor Dario Vitali, ordinario di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana.
«Nella Evangelii gaudium il Papa parla di missionarietà. Un documento che può essere letto in chiave "sinodale". Per questo la sinodalità è il "rovescio della medaglia" dell’Evangelii gaudium». Lo ha sottolineato recentemente monsignor Dario Vitali durante un incontro pubblico sul tema “In cammino verso il Sinodo della Chiesa italiana”.
PER APPROFONDIRE: Papa Francesco “spiega” il tema della sinodalità
Soffermandosi sull’ascolto il docente, ha evidenziato che per Francesco, viene «prima l’ascolto del popolo, poi l’ascolto dei vescovi, poi l’ascolto del Papa».
E ancora: nella Costituzione apostolica Episcopalis Communio, ha proseguito, «Francesco interviene sul Sinodo trasformandolo da evento in processo, a partire, dalle Chiese particolari, in ascolto del popolo di Dio. Un processo che passa per il discernimento dei vescovi a livello di Conferenze episcopali nazionali e continentali e che porta alla redazione di un Instrumentum laboris condiviso, nato dall’ascolto di tutti».
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