Avvenire di Calabria

Corpus Domini: mons. Ferretti (Foggia), “chi vorrà piegarsi sulla vita dei altri fino a spezzarsi, fino a dare sé stesso da mangiare?”

di Redazione Web

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“Anche oggi il Signore ascoltando la preghiera che gli rivolgiamo, si ferma con noi, ci ascolta e crediamo che come ai discepoli di Emmaus, anche per tutti noi nella Santa Eucarestia spezzerà il pane che dà vita e donerà pace”. Lo ha affermato l’arcivescovo di Foggia-Bovino, mons. Giorgio Ferretti, nel messaggio alla città pronunciato sabato sera in occasione della solennità del Corpus Domini.
Il presule ha esortato: “Pensiamo alle folle affamate del Vangelo per le quali Gesù moltiplica il pane. Pensiamo a chi nella nostra città chiede un pasto nelle nostre mense, lo scorso anno sono stati circa 22.000 i pasti dati dalle mense Caritas; questi aspettano una parola che è pane di vita. E pensiamo a come il grano costi e manchi in Africa. Manca il pane nel sud del mondo per la guerra, la speculazione dei ricchi, mentre i deboli, i bambini, muoiono di fame. Questi disperati della terra sono coloro che aspettano una parola che è pane di vita; loro comprendono bene le parole di Gesù”. Mons. Ferretti ha poi domandato: “Chi altro nella storia dell’umanità ha potuto dire parole come quelle di Gesù: ‘Io sono il pane vivente disceso dal cielo’?”. “Di fronte a parole di amore così grande – ha commentato – i sazi di ogni tempo hanno avuto paura. È lo scandalo di chi infondo in cuor suo capisce che Gesù decide di vivere una vita diversa, fuori dal conformismo, dal materialismo, dell’amore per sé, per spenderla invece per i propri simili”. “E il pane spezzato nella Eucaristia ogni domenica – ha proseguito l’arcivescovo – significa proprio questo, una vita così, piegata ad amare gli uomini, a servirli fino in fondo, fino a spezzarsi. Chi nel nostro tempo, sorelle e fratelli, vorrà seguire questa strada? Chi vorrà piegarsi sulla vita dei altri fino a spezzarsi? Fino a dare sé stesso da mangiare? Questo è lo scandalo dei sazi, dei conformisti”. “Potremmo dire che è l’Eucarestia stessa che costituisce la comunità. Anche le nostre comunità”, ha evidenziato mons. Ferretti: “Nell’Eucarestia siamo liberi di riconoscere i nostri peccati, sentiamo la misericordia di Dio sulla nostra vita, possiamo rivolgere la nostra preghiera al Signore, ma unitamente a questo, ci guardiamo intorno e vediamo, sentiamo fratelli e sorelle vicini, che pregano con noi, che si stupiscono con noi della presenza del Signore, del suo Spirito”. “Qui – ha aggiunto – sentiamo la gioia di non esser soli sulla strada della conversione. Gioiamo di questo: il Signore non ci ha voluto soli, ci ha messo accanto dei fratelli, ci ha raccolto assieme a loro attorno alla tavola dell’Eucarestia”.

Fonte: Agensir

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