Avvenire di Calabria

Corruzione: Libera Calabria, due appuntamenti per presentare il rapporto “Diario di bordo”

di Redazione Web

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Le notizie degli ultimi giorni relative all’inchiesta di Genova, che vede il porto come crocevia delle condotte illecite corruttive, e quelle dell’ennesimo sequestro di droga, 250 kg, avvenuto al porto di Gioia Tauro, confermano ulteriormente come gli scali marittimi rappresentano per i gruppi criminali un’opportunità per incrementare i propri profitti e per rafforzare collusioni. Per approfondire il caso italiano Libera presenta in Calabria il rapporto “Diario di bordo. Storie, dati e meccanismi delle proiezioni criminali nei porti italiani”, curato da Marco Antonelli, Francesca Rispoli e Peppe Ruggiero.
Gli appuntamenti sono due: il primo, una tavola rotonda, domani, alle 10.30, presso l’Auditorium Casa del laicato di Gioia Tauro (Rc), nel quale interverranno l’ammiraglio Agostinelli, presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro; Giovanni Bombardieri, procuratore capo della Dda di Reggio Calabria; tenete colonnello Danilo Persano, comandante del Gruppo Guardia di Finanza di Gioia Tauro; Marco Antonelli, della Scuola normale superiore e Libera; Michele Albanese, giornalista del “Quotidiano del Sud” e corrispondente Ansa. Il secondo si terrà mercoledì 15 maggio, alle 11, presso l’Istituto nautico di Pizzo (Vv), a confrontarsi con le studentesse e gli studenti saranno: colonnello Luca Toti, comandante provinciale Carabinieri di Vibo Valentia; Cf (Cp) Agazio Tedesco, Capitaneria di Porto Vibo Valentia; maggiore Matteo Maggio, comandante della Stazione navale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia; Marco Antonelli, della Scuola normale superiore e Libera; Maria Joel Conocchiella, referente provinciale di Libera Vibo Valentia.
Il rapporto, che rappresenta la prima ricerca sul tema a livello nazionale, ha come obiettivo quello di realizzare una fotografia delle modalità e degli andamenti con cui i fenomeni criminali si manifestano in ambito portuale con una particolare attenzione al caso italiano e al ruolo delle organizzazioni mafiose.

Fonte: Agensir

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