Avvenire di Calabria

Con l'inizio dell'anno scolastico riprendono le lezioni anche dei corsi serali d'istruzione per adulti al "Panella-Vallauri"

Una seconda opportunità chiamata scuola: l’esperienza dei corsi serali al “Panella-Vallauri”

Di ripartenza, dimensionamento e tanto altro ne abbiamo parlato con la dirigente scolastica dell'istituto reggino, Marino

di Federico Minniti

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Con l'inizio dell'anno scolastico riprendono le lezioni anche dei corsi serali d'istruzione per adulti al "Panella-Vallauri" di Reggio Calabria. Di questo e tanto altro ne abbiamo parlato con la dirigente scolastica dell'istituto reggino, Teresa Marino.

Corsi serali, un viaggio del "Panella-Vallauri" con la dirigente Teresa Marino

C'è sempre una seconda opportunità. Ne è certa Teresa Marino, dirigente scolastica dell'istituto tecnico industriale "Panella-Vallauri" di Reggio Calabria.

Quali sono le sfide educative emergenti che bisogna guardare con attenzione?

Per noi che abbiamo un osservatorio privilegiato sulla fascia adolescenziale riguarda i vissuti relazionali dei ragazzi e, scendendo in profondità, anche il rapporto con i Social che ne condiziona gli orizzonti di valori. Si tratta di fragilità importanti che porta disorientamento che va affrontato con urgenza. 

Come si può fare?

Vanno rafforzati i tavoli di dialogo proprio perché le criticità educative risiedono nello sfaldamento di questa comunione d’intenti da parte del mondo adulto. Quindi, per quanto sia impellente l’affrontare le fragilità dei ragazzi, il riconoscersi come comunità è altrettanto preponderante se si vuole tracciare un percorso che sia credibile e duraturo nel tempo. 


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Insomma, l’educazione riguarda tanto i piccoli quanto i grandi della nostra società?

È un processo culturale da attivare. Le Istituzioni scolastiche, in tal senso, deve guardare alla qualità della propria offerta formativa. Motivare i ragazzi all’apprendimento è solo un segmento del nostro agire: rilanciare sulla serietà dell’impegno scolastico richiede fatica. Serve appassionarli al proprio futuro perché la crescita collettiva di un territorio parla da livelli sempre più alti di istruzione. 

La scuola, però, è un’Istituzione tra le Istituzioni. Che tipo di rete c’è in Calabria?

Le esperienze sono diverse: una di queste riguarda, anzitutto i rapporti tra scuole. In questo senso, il nostro istituto “Panella-Vallauri” è capofila di Ambito occupandosi della formazione del personale docente, rilevando e ascoltando i bisogni delle istituzioni scolastiche che ve ne fanno parte ed elaborando un’offerta formativa per conto dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria. La formazione del corpo docente riempie di significati valoriali i percorsi di apprendimento delle scuole cittadine e non è un fatto di secondaria importanza. Allo stesso tempo siamo impegnati sul fronte istituzionale anche con la Città metropolitana sul tema del dimensionamento scolastico, ma non solo. I fronti aperti sono molteplici: dagli Its alle Università fino al mondo produttivo. 


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Dimensionamento scolastico, un tema ostico di questi tempi?

A mio avviso va letto, interpretato e ragionato insieme tra dirigenti e i rappresentanti istituzionali proprio guardando allo sviluppo delle opportunità del singolo (e quindi in chiave orientativa), ma anche guardando alla crescita della nostra affinché i nostri ragazzi non siano costretti ad andare via una volta conseguito il diploma. Questo è un tema che necessariamente deve vederci protagonisti nel lavorare insieme. 

A proposito di opportunità, il “Panella-Vallauri” è il luogo anche delle “seconde opportunità” e ci riferiamo ai corsi serali.

La nostra è una scuola che custodisce l’autentico volto della gioventù reggina: intelligenze speciali con talenti orientati a una formazione settoriale. Il “Panella-Vallauri” è la scuola di don Italo Calabrò, la sua storia meravigliosa si è sviluppata proprio grazie ai suoi studenti. E il profumo di santità lasciato da don Italo ancora si percepisce essendo diventato il tratto identitario della nostra scuola. Per molte persone, quindi, il “Panella-Vallauri” è l’opportunità della vita, quel «nessuno escluso mai» significa poter acquisire quelle competenze per vivere da protagonisti il loro presente nella società.


PER APPROFONDIRE: Ragazzi difficili? Servono insegnanti "sbilanciati" sull'educazione


E la Chiesa come può entrare in contatto con la scuola?

L’anno scorso, l’arcivescovo di Reggio Calabria - Bova, monsignor Fortunato Morrone, ha voluto incontrare i dirigenti scolastici reggini per provare a tracciare insieme linee educative comuni da portare avanti insieme. Per l’anno scolastico appena iniziato aspettiamo che quanto è emerso come bisogno possa trovare forma in esperienze concrete da far condividere ai nostri studenti e alle loro famiglie.

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