Avvenire di Calabria

L'ipotesi è quella di intervenire come per i settori florovivaistico, lattiero - caseario e agrituristico. Preoccupa anche il mondo della pesca che coinvolge tanti lavoratori e famiglie

Covid-19: tutelare la produzione vitivinicola calabrese

Redazione Web

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L’emergenza Covid-19 adesso diventa sempre più anche una minaccia economica. Preoccupano non poco le conseguenze anche sul settore vitivinicolo calabrese. Timori, ansie, e una prima conta dei danni, al centro dell’incontro rigorosamente in videoconferenza, svoltosi tra l’assessore regionale alle politiche agricole, Gianluca Gallo, con il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Giacomo Giovinazzo, e alcuni imprenditore del settore nella nostra regione, tra cui Raffaele Librandi, presidente del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini Doc “Cirò e Melissa”; Demetrio Stancati e Luigi Nola, rispettivamente presidente e socio del Consorzio di tutela dei vini Dop “Terre di Cosenza”; Domenico Ielasi, presidente del Consorzio di tutela dei vini di Reggio Calabria “Vinum Reginuum”.

«Gli sforzi dei nostri produttori, nonostante la qualità garantita ai consumatori – ha spiegato l’assessore - rischiano di essere vanificati da una crisi senza precedenti. È per questo necessario adoperarsi affinché questo segmento produttivo divenga sempre più nevralgico per l’economia calabrese. In questo momento di emergenza, poi, abbiamo l’obiettivo di tutelare la produzione vitivinicola ed i viticultori calabresi. In una fase successiva punteremo ad acquisire maggior competitività sui mercati, attraverso un’efficace azione di promozione, nell’ottica della vendita di un marchio identitario forte di buona Calabria».

Gallo ha spiegato in conferenza che già la settimana scorsa in Giunta è stato deliberato lo stato di crisi per i settori florovivaistico, lattiero-caseario e agrituristico. Da qui l’idea di inserire anche il comparto vitivinicolo nello stato di crisi. «Ci aspettiamo ora che i prossimi provvedimenti governativi e ministeriali, diversamente da quanto sin qui accaduto, tengano in grande considerazione il settore vitivinicolo».

L’assessore ha inoltre reso noto che in una riunione tecnica precedente tra il Ministero delle Politiche agricole ed i rappresentanti delle Regioni si era discusso dell’eventualità sia di prevedere dei fondi per l’attivazione della “distillazione di crisi”, cioè la possibilità per i produttori di distillare le eccedenze di produzione, sia del ricorso – ritenuto tuttavia al momento poco adeguato - alla “vendemmia verde”, consistente nella distruzione o eliminazione dei grappoli non ancora giunti a maturazione che, riducendo a zero la resa della relativa superficie viticola, concederebbe agli agricoltori la possibilità di beneficiare di un sostegno sotto forma di pagamento forfettario per ettaro. La riunione è stata aggiornata «in attesa delle determinazioni del Governo, pronti a mettere in campo, anche opportune azioni a livello regionale».

Altro tema da affrontare attentamente insieme a quelli florovivaistico, lattiero-caseario, agrituristico e vitivinicolo, secondo l’assessore regionale calabrese, è quello delle problematiche patite dal mondo della pesca, fonte di sostentamento per tanti lavoratori e famiglie calabresi. «Bisogna intervenire in ambito Agea – ha dichiarato Gallo – affinché tutti i legacci di natura burocratica e di altro tipo vengano superati rapidamente e si proceda a liberare tutte le risorse disponibili».

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