Avvenire di Calabria

La Caritas diocesana di Reggio Calabria - Bova sta coadiuvando il programma delle attività gestito dai giovani greci dal 20 luglio al 20 agosto

Creta, l’estate della Caritas coi volontari della diocesi reggina

Redazione Web

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La Caritas diocesana di Reggio Calabria - Bova, in collaborazione con Caritas Hellas, ha attivato nel gennaio 2016 il primo percorso di formazione (8 moduli formativi residenziali nella diocesi di Atene) per animatori diocesani per costruire un gruppo di coordinamento a livello nazionale per l’animazione al volontariato dei giovani greci.

Nel gennaio 2017 è partita la seconda fase della formazione (5 moduli formativi itineranti in 5 diocesi greche). Nel biennio i promotori si sono concentrati sulla motivazione e sull’identità della Caritas; sulle tecniche di animazione e formazione di gruppi; sulla progettazione di interventi specifici; sulla comunicazione; sui campi di servizio e sugli scambi di reciprocità tra giovani italiani e greci.

Il 2018, la terza fase, è dedicato all’animazione territoriale nelle rispettive diocesi greche, andando “fuori le mura”, per predisporre percorsi formativi; per costruire amicizie e per creare legami di collaborazioni future. I giovani greci hanno realizzato una mostra fotografica con il titolo “Atene, la mia città” prima tappa è stata proprio Atene, seconda tappa è Creta, in collaborazione con la parrocchia cattolica di San Giovanni Battista a Chania (Creta), la mostra è ospitata presso il Monastero dei Cappuccini in due periodi: dal 20 al 30 luglio e al 10 al 20 agosto 2018. L’intera iniziativa e il programma delle attività è gestita dai giovani greci con la presenza di qualche giovane italiano. La Caritas diocesana reggina, responsabile del percorso formativo, è di supporto a tutte le attività e garantirà la presenza a Creta sia nel periodo di luglio (Alfonso Canale) che di agosto (don Nino Pangallo e don Nino Russo).

La presenza della Chiesa Cattolica a Chanià è indissolubilmente legata alle vicende storiche dell'isola di Creta ed è caratterizzata dalla grande molteplicità delle nazionalità dei parrocchiani. Infatti, oltre ai cattolici cretesi, molto viva è anche la presenza di famiglie provenienti dall'Albania, dalla Polonia, dalle Filippine, dall'Italia, dal Regno Unito, dalla Germania, dagli USA, che vivono e lavorano da anni qui a Creta. I loro figli sono veramente il futuro della vita della Chiesa Cattolica.  
 
D'estate la policromia dei cattolici è arricchita ancora di più dalla presenza dei turisti che vengono a partecipare alla S. Messa. Una delle Parrocchie più frequentate è la Chiesa di San Giovanni Battista dentro il Monastero dei Padri Cappuccini, eretto nel 1567, durante il periodo della dominazione veneziana a Creta (1211-1669). Nel 1674 si stabilirono a Chanià dei Cappuccini francesi, che funsero come ufficiali del Consolato francese. All'inizio, stabilirono la loro residenza nel quartiere di Kasteli, vicino al vecchio porto di Chanià. 
 
Il parroco è frate Luca Romano, appartenente alla Provincia Veneta dei Cappuccini, e da quasi tre anni e a Chania. "Nostra cura è quella di far sentire ognuno, a prescindere dalla sua provenienza, veramente membro di una grande famiglia: la nostra, ci dice frate Luca; anche per questo motivo è stato pensato questo luogo per svolgere le attività di Animazione Territoriale del progetto: iniziano con la celebrazione della liturgia  e poi seguono i diversi percorsi di animazione, con la presenza della direttrice di Caritas Hellas, Maria Alverti e nei prossimi giorni la presenza di altri responsabili formativi.

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