Avvenire di Calabria

Riceviamo una simpatica testimonianza di un ospite del Soggiorno Sociale 2017 che ben volentieri pubblichiamo

Cucullaro, un posto incantato

Redazione Web

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Riceviamo una simpatica testimonianza di un ospite del Soggiorno Sociale 2017 che ben volentieri pubblichiamo:

di Salvatore Polimeni - Buongiorno e un cordialissimo ben trovati a tutti. Erano anni che non facevo una vacanza in montagna problemi di pressione. Quest’anno mi hanno consigliato un posto a un tiro di schioppo, sono stato a Cucullaro soggiorno San Paolo a Santo Stefano d’Aspromonte proprio all’inizio del parco Nazionale. In questo luogo gestito dalla Caritas di Reggio Calabria dove i meno fortunati possono trascorrere una breve vacanza amorevolmente assisti da volontari, ho trascorso una settimana di grande relax "esiliato" completamente dal mondo esterno dove anche il telefonino faceva sciopero. In questo posto incantato circondato da migliaia di alberi, Castagni, pini, larici, abeti, quasi tutti secolari, c’è quest’angolo di paradiso ad appena trenta di chilometri dalla Città di Villa San Giovanni. Qui Trovi il Deus machina di tutta l'organizzazione, un Sacerdote Don Nino Pangallo il quale da grande anfitrione con modi affabili e gentili, e con un sorriso sempre sulle labbra, accoglie paternamente i meno fortunati. Coadiuvano Don Nino un pool di capacissimi giovani: Domenica, Sonia, Rosanna, Piero, Galatea, Giuseppe, Fortunato. Tutta questa "truppa" deve anche mangiare, e ai ”fornelli” trovi : Antonia, Concetta, Margherita, Cecilia, Luisella Carmen, Anna, Consolata, Bano (Bastiano) esperti cuochi non sono da cinque stelle ma molto vicino. La mattina alle otto colazione, alle 13.00 pranzo, alle ore 20.00 cena, il tutto per circa 150 ospiti una menzione speciale a mio avviso la debbono avere i volontari, ragazzi tra i 18 e 30 anni circa una cinquantina, che aiutano nei loro bisogni e necessità i diversamente abili. Dulcis in fundo, una monaca veramente in gamba indispensabile in un posto come questo, suor Donatella, anche lei affabilissima e sempre con il sorriso a "portata di mano" che dona a tutti mentre cura lo spirito e il corpo misurando la pressione a chi ne ha necessità (uno di questi ero io) non è facile senza la necessaria esperienza e un duro tirocinio, assistere e aiutare delle persone diversamente abili che hanno un "mare di necessità." Lì, in quel posto incantato tra boschi secolari, e a stretto contatto con la natura, capisci quanto sei piccolo e insignificante, capisci che sei solo di transito, di passaggio, capisci che non sei niente, e che a tempo debito ritornerai ad essere quello che eri all'inizio, atomi vaganti nello spazio. Tornando a Casa al "mio quotidiano frastuono" alla mia aria inquinata, con piacere ricordo questa settimana trascorsa a Cucullaro con un Prete eccezionale, una suora dalla gentilezza estrema, e un team di giovani collaboratori di Don Nino che aiutano la Caritas a portare sempre avanti queste lodevoli iniziative.

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