
Il 1° maggio a Bivona il Giubileo del Lavoro: preghiera, dialogo e impegno nel ricordo di Papa Francesco
L’evento quest’anno assume un significato ancora più profondo, intrecciandosi con il lutto che ha colpito la Chiesa universale.
Una poesia dedicata all'Ucraina, l'ha composta e la propone un nostro lettore, Carmelo Marafioti. Qui di seguito le motivazioni e il testo completo:
Carissimo direttore, la tragedia umana voluta da una pazza e cruenta guerra, che mette a dura prova il popolo ucraino, ci fa riflettere, accendendo in ognuno di noi i sentimenti di pace, rabbia, solidarietà e speranza.
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Il film dell'orrore a cui continuamente assistiamo ci lascia increduli e impotenti e nello stesso tempo, ci spinge verso un solo rifugio: Gesù, presente in questa immane tragedia, ma grande assente ai tavoli del dialogo e del confronto tra i paesi in conflitto.
In segno di vicinanza verso un popolo che, ahimè, questa guerra ci ha fatto conoscere e che ogni giorno si confronta con la morte, invio uno spaccato devastante e crudo di questo immane conflitto.
Razzi infuocati squarciano il cielo
mortai e sirene cantano al gelo
Una triste canzone, una nota che langue
le strade di Kiev son bagnate di sangue
I fiocchi di neve non si adagiano a terra
spazzati senza pietà dai venti di guerra
Non ci sarà primavera come gli anni passati
senza fiori, né olezzi sono i campi bruciati
Le mamme e bambini presi per mano
sono lì ad aspettare un sogno lontano
Con un solo bagaglio di pianto e dolore
per un sicuro futuro di pace e di amore
Un ultimo abbraccio al mio caro bambino
poi baci e carezze a un freddo finestrino
Altri ancora a casa, in un orribile morsa
contro il tempo e le bombe in una gara di corsa
E mentre un filo di luce attraversa le porte
di schianto un boato, arriva la morte
Tra dilaniate valigie e una speranza spezzata
una bambolina di pezza, di sangue sporcata
C'è l'azzurro degli occhi tra un seno materno
nel cielo tinto di nero dai crateri d'inferno
Lacrime copiose cadono a terra
inghiottite dai rivoli rossi di una pazza guerra
Il sole all'alba non spunta, nemmeno stamattina
ma c'è un uomo solo, che grida: lotta e resisti Ucraina
In questo orribile film, io che sono lontano
il cuore mi piange, vorrei darti una mano
Cullare piano i tuoi sogni di una tenera età
regalarti un domani di pace e libertà.
L’evento quest’anno assume un significato ancora più profondo, intrecciandosi con il lutto che ha colpito la Chiesa universale.
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Domani, domenica 27 aprile, torna in edicola e in parrocchia Avvenire di Calabria con un