Avvenire di Calabria

Dialogo cristiano-islamico: appello per la Giornata del 27 ottobre, “non possiamo arrenderci di fronte alla deriva attuale dell’umanità”

di Redazione Web

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“Noi credenti nel Dio Clemente e Misericordioso (Corano, Sura Al-Fâtiha) e nel Dio Amore (1 Lettera di Giovanni 4,7) non possiamo arrenderci di fronte alla deriva attuale dell’umanità. Il mondo sta perdendo l’umanità; insieme vogliamo cercare di recuperarla”. Comincia così l’appello della XXIV Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico che, dal titolo quest’anno “In dialogo per ritrovare l’umanità”, è stato pubblicato sul sito www.ildialogo.org. La Giornata, in programma il 27 ottobre 2025, è nata dopo l’11 settembre 2001 per contrastare il rischio di islamofobia suscitato dagli attentati alle Torri Gemelle. “Il Dio in cui crediamo – scrive il Comitato promotore – è il Dio della Pace: siamo tutti e tutte figli e figlie di Abramo, nostro padre nella fede. Il dolore che proviamo per ciò che subiscono la popolazione di Gaza e le altre popolazioni devastate dalle guerre deve spingerci sempre più a ripudiare la guerra, a liberare le nostre religioni dalla connivenza coi sistemi di dominio basati sulla forza delle armi, a liberare il nome di Dio da ogni compromissione con la violenza”. L’invito è a “camminare sulla via della fratellanza e della sorellanza tra credenti” e con chi “sogna un’unica famiglia umana in un arcobaleno di culture”. Il Comitato esorta ad “accogliere i semi di riconciliazione tra palestinesi e israeliani” come Neve Shalom Wahat Al-Salam e l’impegno di “Parent Circle – Families Forum” e “Combatants for Peace”. L’appello si chiude con l’invito a organizzare iniziative per la Giornata del 27 ottobre, scrivendo a: redazione@ildialogo.org.

Fonte: Agensir

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